martedì 7 aprile 2009

STRANGURIA, o tenesmo vescicale

STRANGURIA, o tenesmo vescicale, provoca dolore durante e dopo la minzione, che risulta anche incompleta. Il bisogno di urinare si ripete con insistenza senza che il disturbo scompaia e lo stimolo continua anche quando la vescica è vuota. Il sintomo può essere dovuto all'assunzione di farmaci, come la cantaride, l'acido ossalico, la trementina, l'esametilentetramina e derivati. In condizioni patologiche, la stranguria può comparire in molte affezioni neurologiche, nei casi di ostacolo al deflusso dell'urina, nelle affezioni del collo vescicale. Talvolta esistono condizioni riflesse capaci di determinare il sintomo; tra queste le emorroidi, i traumi dorsali, la tubercolosi renale, la pielite, la colibacilluria, ecc.

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