mercoledì 25 marzo 2009

SADISMO

SADISMO deviazione sessuale caratterizzata dalla ricerca del piacere erotico ottenuto esercitando una violenza fisica o morale sugli altri: suo logico complemento è il masochismo (vedi), in cui il piacere nasce dalla violenza su se stessi, cioè dalla violenza subita. Il sadismo e il masochismo differiscono dalle altre deviazioni sessuali non solo perché la normale finalità (il congiungimento sessuale) è sostituita da un atto violento, ma perché, in buona parte dei casi, gli organi genitali non entrano direttamente in gioco. Quanto alla violenza morale, essa è spesso di ordine psichico e consiste in minacce o in un atteggiamento da parte del sadico inteso a dominare, a punire, a umiliare. Il sadico e il masochista si servono della sofferenza (attiva o passiva, effettiva o simbolica) per eccitarsi sino all'orgasmo, a cui non sono in grado di pervenire con mezzi normali. Con questo non si deve credere che i sadici e i masochisti siano impotenti: si può parlare di un'impotenza relativa, giacché essi hanno bisogno della violenza per poter raggiungere l'orgasmo più facilmente. Il sadismo trae il suo nome da quello del celebre marchese de Sade, francese, vissuto ai tempi della Rivoluzione: oltre a praticare in modo efferato e crudele questa forma di attività sessuale, de Sade ne scrisse abbondantemente in numerosi libri, rimasti celebri nella storia dell'erotismo. Trattando queste due deviazioni, sadismo e masochismo, è doveroso parlarne sempre congiuntamente giacché si tratta di un'unica perversione da considerare nei suoi due aspetti, attivo e passivo: il sadomasochismo ci dimostra, ove ce ne fosse bisogno, che la violenza ha sempre in sé una componente sessuale e, d'altra parte, che l'aggressività è essenziale per la vita erotica. La psicologia del sadomasochismo dimostra la stretta interdipendenza che esiste tra l'impulso amoroso e il dolore: tale interdipendenza si può constatare facilmente nel mondo degli animali dove, spesso, il corteggiamento assume l'aspetto di un combattimento. Del resto, a ben pensarci, anche l'atto sessuale, la penetrazione, è un atto di violenza e un certo grado di dolore è ricercato, quale eccitante, anche nell'atto sessuale normale. Strette quasi soffocanti, piccoli morsi, sono soliti e normali componenti dell'amplesso e
in questo atteggiamento aggressivo, anche la donna, nonostante la sua apparente passività, non è da meno del maschio. Naturalmente, l'istinto alla violenza, presente costituzionalmente nell'essere umano viene modificato sensibilmente dall'educazione e dalla cultura, così come al contrario, uno squilibrio psichico può esagerarlo. Taluni individui accettano gli istinti sadomasochistici soltanto nel gioco simbolico; altri li trasformano in violenza morale: ciò spiega il fascino esercitato su certi individui dalle umiliazioni, dalla rinuncia, dalle punizioni. Questa ricerca pervertita della punizione va addebitata al fatto che nell'uomo civile la sessualità è contrastata dalla morale: il divieto dei piaceri, l'impostazione della castità prematrimoniale e, all'opposto, la valutazione positiva della rinuncia e del sacrificio, determinano un'ostilità aprioristica nei riguardi dell'istinto sessuale. Il sadismo abbraccia una gamma vastissima di manifestazioni, e quindi anche il suo grado di importanza può essere quanto mai variabile. Per comodità di elencazione possiamo suddividere i sadici in quattro gruppi: sadici pervertiti, i quali non compiono gravi atti di violenza, limitandosi a giochi sessuali di tipo antisociale. La loro perversione non conosce freni inibitori per cui, pur non arrivando a gravi manifestazioni di violenza, sono irrecuperabili e incalliti nel loro vizio che coltivano ad ogni occasione; sadici nevrotici, in cui il sadismo si manifesta in modo più simbolicamente deviato con concomitanza di segni nevrotici (ansia, angoscia, ossessione, follie). Arrivano a compiere violenze anche gravi da cui, tra l'altro, non traggono quasi mai soddisfazione, giacché subito dopo insorge il senso di colpa; sadici criminali, veri malati di mente, schizofrenici o paranoici, che arrivano anche alla violenza estrema: sono in genere impotenti e la loro sessualità deficiente impedisce loro di raggiungere l'orgasmo col compimento di atti sessuali normali, che vengono sostituiti da atti omicidi con coloritura sessuale; esiste infine un piccolo sadismo pervertito, così sfumato o camuffato da parere quasi inoffensivo. Un classico esempio è dato dagli educatori che raccomandano le punizioni corporali. In questa pratica, frequente un tempo specie in Inghilterra, si può scorgere una chiara venatura di sadismo. L'interpretazione potrebbe essere questa: la punizione dei bambini col frustino o con le mani (le famose sculacciate) crea un'associazione tra nudità e dolore, tale da richiamare l'atto sessuale.

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