Diversi casi di epatite A si sono verificati in campania nelle zone di Napoli e Caserta. Decine di persone sono state ricoverate in ospedale dopo aver contratto il virus. E' possibile che la causa della malattia deriva dal consumo di cozze e vongole crude.
L'epatite A è una malattia infettiva acuta del fegato causata dal virus dell'epatite A (HAV). In genere una percentuale rilevante dei casi presentano pochi o nessun sintomo, soprattutto nei soggetti giovani, per chi li sviluppa possono comprendere nausea, vomito, diarrea, pelle gialla, febbre e dolore addominale.
Il virus dell'epatite A viene rilevato attraverso specifici anticorpi IgM nel sangue. Nella fase acuta della malattia l'enzima epatico alanina transaminasi (ALT) è presente nel sangue a livelli più elavati del normale.
Le persone che contraggono la malattia sono invitate a stare al riposo, evitare cibi grassi e bevande alcoliche, occorre assumere una alimentazione bilanciata e rimanere idratati.
La mortalità a causa di epatite A è molto bassa in genere tra il 0,1% e lo 0,5%, ma aumenta in persone anziane o debilitate. Raramente possono manifestarsi forme fulminanti, in tal caso si una mortalità dell'80%.
Al fine di ridurre le possibilità di infezione è molto importante rispettare le più elementari norme igienico-sanitarie, come lavarsi bene le mani e assicurarsi di non ingerire liquidi o cibi potenzialmente contaminati. L'acqua contaminata può essere purificata per bollitura a temperature superiori ai 60 °C che uccidono il virus.
E' possibile vaccinarsi, Il vaccino conferisce protezione dopo circa un mese dalla prima dose.
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