SALMONELLOSI, definizione comune ad alcune malattie infettive causate da numerose specie di germi detti salmonelle, caratterizzate in genere da fenomeni gastroenterici acuti. Si distinguono le salmonellosi maggiori, come il tifo (vedi), dalle salmonellosi minori, trattate qui. Sulla scorta di studi epidemiologici si è constatato che la frequenza del tifo addominale è notevolmente diminuita in quasi tutti i paesi civili, grazie al miglioramento delle condizioni igieniche generali. In altre parole, si è verificato una netta riduzione delle infezioni provocate da salmonelle tifiche o appartenenti ad altri ceppi considerati di tipica provenienza umana, mentre in questi ultimi anni sono aumentate le infezioni da salmonelle che fino a pochi lustri or sono raramente erano responsabili di malattie per l'uomo. A questo proposito sono interessanti le osservazioni di E. Pitzus e collaboratori (1975), secondo i quali la comparsa di nuovi ceppi di salmonelle «... sembra essere in relazione con le infezioni di origine animale, mentre vengono considerati quale veicolo la manipolazione in maniera non igienicamente adeguata, ed il consumo di carni infette. Così è stato spiegato l'incremento di salmonelle isolate in Olanda da carni... Le acque superficiali inquinate da liquami animali rappresentano un ulteriore fattore di diffusione». Ad esempio, risulterebbe in base a recenti ricerche che nelle nostre regioni settentrionali, tra le centinaia di ceppi di salmonelle isolati delle feci di malati, quelle di più frequente riscontro sono la Salmonella thyphi murium (47,4 per cento) e la Salmonella enteridis (15,8 per cento). L'identificazione dello specifico ceppo di salmonella non va considerato un fatto di dottrina, in quanto tale precisazione ha implicazioni terapeutiche nei riguardi della scelta dell'antibiotico maggiormente attivo. In conclusione si può affermare che le salmonellosi minori vanno sempre più diffondendosi in tutto il mondo, anche in dipendenza del sempre maggior consumo di alimenti conservati (surgelati, uova in polvere, salse già pronte per l'uso, salumi, carni e verdure, ecc). L'epatite epidemica, o epatite da virus, e le salmonellosi minori costituiscono le principali cause di ricovero ospedaliero, in riferimento alle malattie infettive. In genere la sintomatologia è di tipo gastro-enterico o enterocolitico, ed è caratterizzata da diarrea, dolori addominali, vomito, febbre, lieve ingrandimento della milza. Se la diarrea è molto intensa si verificano fenomeni di disidratazione e nelle forme più gravi subentra uno stato setticemico che ricorda la febbre tifoidea. Sono state segnalate, sia pure raramente, salmonellosi con manifestazioni cutanee. Si può avere, soprattutto nell'età infantile, anche interessamento meningeo, encefalico (meningoencefalite) e a carico dell'apparato respiratorio. La diagnosi differenziale delle salmonellosi minori va posta con altre gastroenteriti causate da stafilococco, piocianeo, clostridi, virus, protozoi, vermi, ecc. Pur avendo un valore discriminante limitato, una certa relativa importanza riveste la durata della febbre. In molti casi di salmonellosi minori la febbre può persistere oltre i cinque giorni, mentre ciò non si verificherebbe nelle altre forme enteriche. La terapia consiste nel trattamento dei singoli sintomi e specialmente della disidratazione nel caso di profusa e persistente diarrea, con reintegrazione dei liquidi mediante fleboclisi di soluzioni fisiologiche e glucosate. Tra gli antibiotici e che mioterapici di prima scelta si ricordano: la gentamicina, il contramoxalolo, la colimicina, l'acido nalidixico, l'ampicillina, ecc.
Come si previene. La profilassi delle salmonellosi, data la grande diffusione di queste malattie infettive, costituisce un compito assai impegnativo: volendo giungere, se non a una loro eradicazione, almeno a un loro contenimento in misura accettabile, bisogna operare un controllo nelle comunità (ospedali, specialmente reparti ad alto rischio come quelli pediatrici, i servizi di emodialisi e i servizi di alta chirurgia, asili nido, collegi, ecc), nell'ambiente, e predisporre misure atte ad evitare, la diffusione dei germi patogeni, veicolati dagli alimenti, specie quelli conservati, essendosi assodato che gli agenti infettanti provengono non tanto dall'uomo, quanto dal mondo animale. Le possibilità di infezione si sono enormemente allargate a causa delle nuove tecnologie di allevamento, di produzione, e di distribuzione degli alimenti per l'uomo e dei mangimi per gli animali. Individualmente non sono da trascurare le norme generali di igiene (lavarsi le mani, osservanza della pulizia personale) e la disinfezione scrupolosa dell'ambiente, della biancheria e degli oggetti appartenenti a persone affette da salmonellosi. Utile precauzione è la bollitura degli alimenti solidi e liquidi qualora si verifichino concentrazioni di infezioni da salmonelle.
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