La cardiologia è una branca della medicina che si occupa dello studio, della diagnosi e della cura (farmacologica e/o invasiva) delle malattie cardiovascolari acquisite o congenite.
La cardiologia è una disciplina che negli anni più recenti si è molto evoluta e al suo interno si sono sviluppate specialità come l'emodinamica e l'elettrofisiologia.
Va inoltre segnalato che il miglioramento terapeutico medico e chirurgico delle Cardiopatie congenite ha permesso la sopravvivenza di numerosi bambini che diventati adulti hanno determinato il crearsi di una nuova branca della Cardiologia che è quella dedicata al Cardiopatici Congeniti Adulti.
Chi si occupa di tale branca della medicina, come medico specialista, viene chiamato cardiologo.
Oltre che della cura di malattie cardiovascolari, scompensi, anomalie, il cardiologo si occupa della prevenzione cardiovascolare e della riabilitazione del paziente sottoposto ad intervento cardiochirurgico.
Le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte al mondo (50 % del totale dei paesi sviluppati e 25% nei paesi in via di sviluppo).
Fra le malattie cardiache più diffuse ritroviamo l' Angina stabile acuta e l'Infarto miocardico acuto.
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domenica 8 novembre 2009
Angiologia - patologie che colpiscono i vasi sanguigni e quelli linfatici
L'angiologia è quella branca della medicina che studia l'anatomia e le patologie che colpiscono i vasi sanguigni e quelli linfatici. La parola deriva dal greco angios ("vaso") e logos ("studio").
Tra le patologie che colpiscono i vasi arteriosi ci sono l'aneurisma, l'aterosclerosi e la dissecazione dell'aorta, la trombosi e l'embolia. Tra quelle che colpiscono i vasi venosi ci sono le vene varicose, l'insufficienza venosa cronica e la trombosi venosa, mentre i vasi linfatici sono interessati principalmente da casi di linfedema primario o secondario.
L'angiologia si occupa anche della modifica dei fattori di rischio nel caso di valori alti di colesterolo e pressione sanguigna. Lo studio del sistema venoso si chiama flebologia.
Tra le patologie che colpiscono i vasi arteriosi ci sono l'aneurisma, l'aterosclerosi e la dissecazione dell'aorta, la trombosi e l'embolia. Tra quelle che colpiscono i vasi venosi ci sono le vene varicose, l'insufficienza venosa cronica e la trombosi venosa, mentre i vasi linfatici sono interessati principalmente da casi di linfedema primario o secondario.
L'angiologia si occupa anche della modifica dei fattori di rischio nel caso di valori alti di colesterolo e pressione sanguigna. Lo studio del sistema venoso si chiama flebologia.
Allergologia - trattamento delle allergie
L'allergologia è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, della diagnosi e del trattamento delle allergie, patologie immunitarie caratterizzate da ipersensibilità verso particolari sostanze, e delle malattie ad esse correlate.
Le competenze del medico interessano per ovvi motivi anche il campo dell'immunologia.
La storia dell'immunologia nasce nel 1906 con la definizione del concetto di allergia da parte del medico austriaco Clemens von Pirquet, data in cui insieme al collega Béla Schick identificò la cosiddetta malattia da siero.
Il termine indicava una reazione avversa alla somministrazione di un antigene.
Attualmente con allergia si intende soltanto un particolare tipo di reazione di ipersensibilità, che rientra comunque nella classificazione oggi accettata, e fornita nel 1963 da Philip Gell e Robin Coombs.
Secondo la definizione di von Pirquet, «allergia» significava infatti "reazione modificata" del sistema immune, e poteva applicarsi tanto alla malattia da siero (oggi classificata ipersensibilità di tipo III mediata da complessi antigene-anticorpo), quanto alla reazione alla tubercolina (oggi classificata Ipersensibilità di tipo IV cellulo-mediata), mentre il termine «allergia» nella Classificazione di Gell e Coombs viene riservato solo alle reazioni di Ipersensibilità di Tipo I o immediata.
Le competenze del medico interessano per ovvi motivi anche il campo dell'immunologia.
La storia dell'immunologia nasce nel 1906 con la definizione del concetto di allergia da parte del medico austriaco Clemens von Pirquet, data in cui insieme al collega Béla Schick identificò la cosiddetta malattia da siero.
Il termine indicava una reazione avversa alla somministrazione di un antigene.
Attualmente con allergia si intende soltanto un particolare tipo di reazione di ipersensibilità, che rientra comunque nella classificazione oggi accettata, e fornita nel 1963 da Philip Gell e Robin Coombs.
Secondo la definizione di von Pirquet, «allergia» significava infatti "reazione modificata" del sistema immune, e poteva applicarsi tanto alla malattia da siero (oggi classificata ipersensibilità di tipo III mediata da complessi antigene-anticorpo), quanto alla reazione alla tubercolina (oggi classificata Ipersensibilità di tipo IV cellulo-mediata), mentre il termine «allergia» nella Classificazione di Gell e Coombs viene riservato solo alle reazioni di Ipersensibilità di Tipo I o immediata.
mercoledì 14 ottobre 2009
ASSIMILAZIONE
ASSIMILAZIONE [der. dal lat. assimilare, render simile]. - Processo mediante il quale l'organismo animale e vegetale trasforma sostanze estranee in sostanze proprie all'organismo stesso. L'organismo animale assimila, previa digestione, gli alimenti e l'ossigeno dell'aria; parimenti l'organismo vegetale delle piante verdi assorbe dal terreno sostanze minerali, e l'azoto dell'aria mediante la fotosintesi clorofilliana. Nell'organismo animale il sangue è il veicolo delle sostanze che vanno a formare i tessuti, dopo essere state trasformate in maltosi, glucosi, acidi grassi, glicerina ed amminoacidi.
AMENZA - Stato confusionale-allucinatorio acuto
AMENZA [dal lat. antentia, der. da a priv. e mens, mente: «insania»]. - Stato confusionale-allucinatorio acuto da cause tossiche o infettive, ed indipendente da fattori costituzionali specifici, ad inizio solitamente brusco, con o senza idee deliranti, poi stato oniroide, seguito da confusione mentale, eccitazione sensoriale, allucinazioni, disorientamento, eccitamento motorio, delirio variabile o sintomi catatonici e stuporosi. Si accompagna a febbre e decadimento generale, ecc.; la prognosi è abbastanza favorevole se la cura è tempestiva.
RIMEDI ANTAGONISTICI
RIMEDI ANTAGONISTICI. - Sostanze farmacologicamente attive che pur non agendo chimicamente l'una nei confronti dell'altra, tuttavia agiscono in senso contrario sullo stesso elemento anatomico, neutralizzandosi reciprocamente (atropina, cloralio, oppio, stricnina, ecc.).
ANGIOMA Tumore di vasi sanguigni
ANGIOMA [dal gr. ángheion, vaso]. - Tumore che consiste essenzialmente di vasi sanguigni (emangioma, voglia di vino) o linfatici (linfangioma). Può trovarsi superficialmente, nel cuoio capelluto, cute, ecc. o all'interno (fegato, cervello, ecc.). La cura è chirurgica.
ANGIOCOLITE Infiammazione acuta o cronica delle vie biliari
ANGIOCOLITE [dal gr. anghéion, vaso, e colé, bile]. - Infiammazione acuta o cronica delle vie biliari, dovuta al bacterium coli o ad altri germi particolari. Di solito è associata alla colecistite, prendendo il nome di angiocolecistite.
domenica 20 settembre 2009
ATTINOTERAPIA
ATTINOTERAPIA [dal gr. aktís, raggio, e terapia]. - Metodo di cura di alcune malattie (rachitismo, affezioni tubercolari non polmonari, ecc.) con i raggi solari o più specialmente con i raggi ultravioletti prodotti da lampade ad arco fra elettrodi di mercurio.
ATROPINA Alcaloide di sapore amaro
ATROPINA [da Atropa, nome lat. della belladonna]. - Alcaloide di sapore amaro e di azione violenta che si estrae dalle radici di belladonna e da altri vegetali. L'A., isolata nel 1833 dal fisico Mein, è usata in dosi opportune (inferiori a 5 milligrammi) come analgesico. Il solfato di ATROPINA in soluzione acquosa, è impiegato in oculistica per dilatare la pupilla e facilitare l'esame dell'occhio. Gli avvelenamenti da ATROPINA si riconoscono immediatamente per la subitanea dilatazione delle pupille e si combattono con iniezioni di morfina, pilocarpina, ecc.
ATRESIA
ATRESIA - Mancanza della normale apertura (canale o orifizio) di alcune formazioni anatomiche (es. esofago, pupilla, ano, uretra, vagina). Nel caso di canali il neonato non può sopravvivere, nel caso di orifizi si procede all'immediata apertura chirurgica.
ATREPSIA - Malattia dei neonati
ATREPSIA [comp. di a priv., e del gr. thrépsis, nutrizione]. - Malattia dei neonati che deperiscono per la perdita della capacità di assimilare il cibo. Si manifesta con tipico aspetto senile, cute secca e rugosa, eritemi, ulcerazioni, ecc. La morte sopravviene per inanizione.
ASTIGMATISMO [dal gr. a priv., e stigma, punto]
ASTIGMATISMO [dal gr. a priv., e stigma, punto]. - Difetto dell'occhio o di uno strumento ottico, dovuto ad imperfezione nella curva dell'occhio o della lente, tale da far sì che un punto luminoso non dia un punto come immagine, ma una linea o una macchia confusa. Ciò avviene perché i raggi luminosi non convergono tutti nello stesso punto. L'ASTIGMATISMO si corregge con apposite lenti.
ASSUEFAZIONE
ASSUEFAZIONE. - In farmacologia, l'ASSUEFAZIONE dell'organismo ad un farmaco a motivo della sua continua somministrazione, diminuisce il grado di efficacia del farniaco stesso postulando la necessità di ricorrere a dosi sempre maggiori di esso. Talvolta l'ASSUEFAZIONE annulla del tutto l'azione del farmaco.
ASSIDERAMENTO
ASSIDERAMENTO [dal lat. med. assiderare, der. di sidus, astri, costellazione]. - Complesso di fenomeni conseguenti alla prolungata esposizione del corpo a basse temperature, caratterizzato da progressiva diminuzione della circolazione periferica, depressione, prostrazione che può condurre a morte. Terapia: respirazione artificiale, cardiocinetici, bagni a temperatura crescente (da 18` a 300, in parecchie ore).
ASPIRAZIONE endocavitaria
ASPIRAZIONE endocavitaria. - E' una tecnica terapeutica moderna per il drenaggio delle caverne tubercolari del polmone. Consiste nella infissione attraverso la parete toracica di un sondino che penetra in una caverna (sotto la guida dello schermo radioscopico), collegato ad un apparecchio aspirante. L'aspirazione drena il materiale patologico intracavitario all'esterno, e favorisce la cicatrizzazione che spesso è completa.
ASPERGILLOSI. - Malattia che può colpire l'uomo e alcuni animali
ASPERGILLOSI. - Malattia che può colpire l'uomo e alcuni animali, soprattutto gli uccelli; determina la formaáone nei polmoni di tubercoli simili a quelli della tubercolosi. L'ASPERGILLOSI polmonare e data dal fungo Aspergillus fuinigatus; i sintomi sono affini a quelli della broncopolmonite cronica. Terapia iodica e arsenobenzolica.
ASIMMETRIA
ASIMMETRIA [dal gr. asimmetría, mancanza di proporzioni]. - Difetto di proporzione fra due cose, o fra le parti di una stessa cosa. In med., si ha ASIMMETRIA quando un organo simmetrico si sposta rispetto all'asse di simmetria.
ASFISSIA
ASFISSIA [dal gr. asphixía, arresto del polso]. - Sospensione della funzione respiratoria, caratterizzata da imponenti sintomi di reazione, sino all'incoscienza, convulsioni, e infine la morte. Può essere dovuta a tutte quelle cause capaci di ostacolare i normali scambi gassosi tra i polmoni, l'aria ambiente, ed il sangue: ostacoli delle vie aeree, mancanza di aria respirabile, inspirazione di gas tossici, ecc. Nei primi momenti dell'ASFISSIA , può essere efficace ricorrere alla respirazione artificiale ed ai cardiocinetici.
ASCORBICO, acido. - Sostanza vitaminica solubile nell'acqua
ASCORBICO, acido. - Sostanza vitaminica solubile nell'acqua, la cui mancanza nell'organismo dell'uomo provoca lo scorbuto; nota anche con il nome di vitamina C., scorbutamina ed acido exuronico. E' il solo prodotto antiscorbutico naturale.
ASCITE - Versamento di liquido nella cavità addominale
ASCITE [dal gr. askités, der. da askós, otre]. - Versamento di liquido nella cavità addominale, dovuto a peritonite, cardiopatie scompensate, cirrosi epatica, malattie renali, compressione meccanica di vasi, ecc. E' accompagnato da sintomi evidenti di raccolta liquida nell'addome che può raggiungere proporzioni rilevanti. La cura, a seconda dei casi, prevede l'impiego di cardiotonici, diuretici, vitamine e raggi ultravioletti (terapia fisica); si fa ricorso alla paracentesi (svuotamento del cavo addominale) quando la quantità del liquido raccoltosi è imponente.
ASPIRINA. - Uno dei nomi commerciali dell'acido acetilsalicilico
ASPIRINA. - Uno dei nomi commerciali dell'acido acetilsalicilico; altra denominazione usata è quella di rodina. L'ASPIRINA si presenta sotto forma di cristalli bianchi e di sapore acidulo: è impiegata largamente come analgesico, antireumatico ed antipiretico, soprattutto nelle forme influenzali.
ASCESSO
ASCESSO [dal lat. abscessus, der. di abscéndere, andare via]. - Raccolta di pus in dipendenza di un processo infiammatorio purulento: normalmente rappresenta la reazione opposta dall'organismo alla penetrazione di germi piogeni (streptococchi, stafilococchi, ecc.). La cura comporta l'impiego di antibiotici ed eventualmente il ricorso all'incisione chirurgica. L'ASCESSO cronico è dovuto al bacillo della tubercolosi; l'ASCESSO di Brodie è proprio del canale midollare dell'osso. Altri ASCESSI di considerevole e gravità ed importanza sono quelli polmonari, cerebrali ed epatici.
ARTROSI [dal gr. árthron, articolazione]. - Malattia delle articolazioni
ARTROSI [dal gr. árthron, articolazione]. - Malattia delle articolazioni, detta anche degenerativa primaria o artrite deformante; appare solitamente in età avanzata. E possibile che restino colpite piu articolazioni contemporaneamente; quasi sempre si tratta delle anche, delle ginocchia e della colonna vertebrale. Fra le cause principali dell'ARTROSI si annoverano: l'usura fisiologica della cartilagine diartrodiale e alcuni disturbi di genere vario e complesso (circolatori, traumatici, carenzali, ecc.).
Assai frequente, nell'ARTROSI , è la sclerosi dei vasi sinoviali profondi. La malattia ha decorso afebbrile, piuttosto lento e progressivo; i sintomi consistono in crepitii ossei, dolori provocati e spontanei, ipertensione arteriosa, ecc. La cura è assai varia ( antireumatici, ormoni, diatermia, ultrasuoni, ecc.). Il Maluni coxae senile, l'ARTROSI emofilica (caratterizzata da fatti emorragici), sono tutte varietà dell'ARTROSI cronica primaria.
Assai frequente, nell'ARTROSI , è la sclerosi dei vasi sinoviali profondi. La malattia ha decorso afebbrile, piuttosto lento e progressivo; i sintomi consistono in crepitii ossei, dolori provocati e spontanei, ipertensione arteriosa, ecc. La cura è assai varia ( antireumatici, ormoni, diatermia, ultrasuoni, ecc.). Il Maluni coxae senile, l'ARTROSI emofilica (caratterizzata da fatti emorragici), sono tutte varietà dell'ARTROSI cronica primaria.
ARTICOLAZIONE. - L'insieme degli organi e tessuti
ARTICOLAZIONE. - L'insieme degli organi e tessuti che concorrono a formare la giuntura di due o più ossa. Si suddividono in sinartrosi e suture, quando sono immobili (ad es., le ARTICOLAZIONI del cranio); anfiartrosi o sinfisi, quando permettono movimenti di limitatissima estensione (ad es., ARTICOLAZIONI delle ossa del bacino); diartrosi, quando i capi ossei a contatto sono chiusi in una capsula fibrosa ove scorre un liquido lubrificante (sinovia) e consentono movimenti più estesi, a cerniera, a sella, a snodo (ARTICOLAZIONI delle ossa degli arti).
ARTERIOSCLEROSI. - Malattia delle arterie
ARTERIOSCLEROSI. - Malattia delle arterie dovuta a profonde alterazioni e degenerazione della loro parete, predisposta da fattori ereditari e costituzionali, età, intossicazioni esogene (piombo, tabacco, alcool, ecc.) ed endogene (alterazioni del ricambio lipidico), infezioni, traumi, congelamenti, squilibri tensivi, surmenage fisico o mentale; caratterizzata da una sintomatologia varia in rapporto alla estensione ed intensità delle lesioni nei singoli apparati: stanchezza, cefalea, insonnia, alterazioni dell'udito e della vista, disartria, parafasia, amnesie, sonnolenza, apatia o irritabilità, sino a gravi forme mentali, palpitazioni, respiro periodico, acroparestesie (dito morto), talora sindrome anginosa (localizzazione alle coronarie), claudicazione intermittente (local. agli arti inferiori), angina addominale (local. celiaca), ed infine aspetto senile, deperimento, pallore o congestione, arterie visibili allungate e tortuose, dure, di calibro irregolare, ed altri segni funzionali ed obbiettivi rilevabili alle comuni indagini semeiotiche.
ARTERIA
ARTERIA [dal gr. arteria, canna della gola]. - Vaso sanguifero che porta il sangue dal cuore alla periferia, formato da tre tuniche concentriche: una tunica esterna di tessuto connettivo lasso, una tunica niedia con fibre elastiche ed una tunica intima caratterizzata da una lamina endoteliale. Le ARTERIA principali sono: l'aorta, che si diparte dal ventricolo sinistro, le succlavie e le polmonari (sinistra e destra), la cefalica, la temprale, ecc.
Per anal., è detta ARTERIA una grande strada o una importante linea ferroviaria, di traffico intenso.
Per anal., è detta ARTERIA una grande strada o una importante linea ferroviaria, di traffico intenso.
Anidride ARSENIOSA
ARSENIOSA, anidride. - Detta comunemente arsenico bianco, ha formula As, 0, Si ottiene bruciando in presenza d'aria l'arsenico e per arrostimento dei minerali che lo contengono. E' solubile in acqua, ha sapore dolce ed è velenosa. E' stata impiegata in medicina per curare la sifilide, e nella preparazione dei composti arsenicali; se ne fa uso in tintoria come mordente, nella stampa di arazzi e tappeti e come insetticida.
AROMI. - Sostanze, profumate
AROMI. - Sostanze, profumate, di odore grato penetrante, usate in profumeria, in liquoreria, in farmacia e in culinaria. Alcune sono di origine animale (muschio marino, ambra, ecc.), ma nella maggior parte provengono dal regno vegetale (assenzio, anice, benzoino, mirra, finocchio, lauro, vaniglia, zafferano, zenzero, noce moscata, origano, ecc.). In med. vengono impiegate come eccitanti, narcotici, astringenti, antispasmodici.
ARGENTINE - Minerale, solfuro d'argento
ARGENTINE. - Minerale, solfuro d'argento. (Ag, S); durezza 2-2,5; peso specifico 7,3. Di color grigio piombo scuro; contiene argento nella misura dell'87%. Si trova in filoni in Sardegna (Sarrabus), Ungheria, Messico, Cile, Australia e Boemia.
APPENDICITE. - Infiammazione dell'appendice
APPENDICITE. - Infiammazione dell'appendice ileo-cecale, della quale si conoscono due forme: una acuta, le cui cause sono diverse e non sempre facili da stabilirsi (calcoli fecali, stasi intestinale, microbi, allergie, ecc.), caratterizzata da dolore bruscamente insorgente in sede addominale, nausea, vomito, febbre irregolare, e sospensione della funzione intestinale; l'altra cronica, con dolori in sede caratteristica, nausea, febbricola, dimagramento, stipsi, ecc. La cura è in genere chirurgica (appendicectomia).
APOPLESSIA - perdita della coscienza, della sensibilità, e della mobilità
APOPLESSìA [der. dal gr. apoplesso, colpire]. Subitanea perdita della coscienza, della sensibilità, e della mobilità, causata da emorragia, embolia, o trombosi cerebrale. Raramente mortale la interrompe la forma espositiva del suo da però sovente paralisi e disturbi generali, più o meno gravi.
ANTROPOMORFISMO
ANTROPOMORFISMO [dal gr. ánthropos, uomo, e morfè, forma]. - Tendenza riscontrabile presso quasi tutte le dottrine filosofiche e religiose per cui la divinità viene rappresentata sotto forma e apparenza umana, o con le medesime passioni che agitano l'animo dell'uomo. Può distinguersi un ANTROPOMORFISMO a carattere convenzionale e metaforico, per cui il fedele si rivolge alla divinità come a persona umana e con modi umani (convenzionale è l'ANTROPOMORFISMO introdotto dalla chiesa cattolica); e un ANTROPOMORFISMO radicale o dogmatico che concepisce gli dèi realmente sotto spoglie umane (l'ANTROPOMORFISMO del politeismo greco).
ANTROPOMETRIA
ANTROPOMETRIA [dal gr. ánthropos, uomo, e métron, misura]. - Branca dell'antropologia che studia il corpo umano sotto l'aspetto delle dimensioni e proporzioni delle diverse parti, in rapporto ai sessi ed ai vari gruppi etnici (biometria antropologica o antropo-biometria). L'ANTROPOMETRIA ebbe notevole sviluppo con C. Lombroso (ANTROPOMETRIA criminale) e ANTROPOMETRIA Bertillon (ANTROPOMETRIA segnaletica).
ANTROPOLOGIA
ANTROPOLOGIA [dal gr. ánthropos, uomo e loghia, scienza]. - Studio del genere umano considerato nel suo insieme, nei suoi particolari, e nei suoi rapporti con il resto della natura.
I primi studi sull'uomo risalgono ad Aristotele, ma le basi moderne della scienza antropologica cominciarono a formarsi nel Rinascimento, soprattutto per merito di Andrea Vesalio (15131564); lo sviluppo sistematico degli studi di ANTROPOLOGIA é però di data più recente.
Le prime opere scientifiche di rilievo sono quelle di G. F. Blumenbach (1775) e di E. Kant (Antropologia, 1798). J. van der Hoeven 'olandese, può essere considerato il fondatore della craniometria (1837); quasi contemporaneamente un nuovo sistema per la misurazione del cranio veniva proposto da S. G. Mortori (1839). Fra i più grandi antropologi del XIX sec. furono J. L. de Quatrefages e P. Broca. Con Darwin l'indagine antropologica affrontò anche il problema della origine dell'uomo.
I primi studi sull'uomo risalgono ad Aristotele, ma le basi moderne della scienza antropologica cominciarono a formarsi nel Rinascimento, soprattutto per merito di Andrea Vesalio (15131564); lo sviluppo sistematico degli studi di ANTROPOLOGIA é però di data più recente.
Le prime opere scientifiche di rilievo sono quelle di G. F. Blumenbach (1775) e di E. Kant (Antropologia, 1798). J. van der Hoeven 'olandese, può essere considerato il fondatore della craniometria (1837); quasi contemporaneamente un nuovo sistema per la misurazione del cranio veniva proposto da S. G. Mortori (1839). Fra i più grandi antropologi del XIX sec. furono J. L. de Quatrefages e P. Broca. Con Darwin l'indagine antropologica affrontò anche il problema della origine dell'uomo.
ANTISTAMINICI
ANTISTAMINICI. - Sostanze di sintesi scoperte da Bovet nel 1937; appartenenti a serie chimiche molto diverse. Hanno l'effetto di bloccare l'azione dannosa dell'istamina (detti anche anti allergici) che si libera nei tessuti in occasione di una crisi anafilattica o allergica. Gli ANTISTAMINICI trovano il loro principale campo di applicazione nelle malattie allergiche. Rispondono bene al trattamento antistaminico, l'orticaria, le dermatiti da contatto, la febbre da fieno.
ANTISPASTICI
ANTISPASTICI. - I farmaci che hanno la proprietà di provocare il rilasciamento delle fibre muscolari liscie specialmente quando queste si trovano in stato di contrattura spastica.
Alcuni agiscono direttamente sulla fibra muscolare provocandone il rilasciamento e vengono chiamati miolitici o spasmolitici (per es.: papaverina); altri agiscono inibendo lo stimolo nervoso che provoca la contrattura delle fibre muscolari liscie e sono detti anche parasimpaticolitici o antivagali (per es. atropina e antivagali di sintesi).
Vengono adoperati con vantaggio per combattere le coliche viscerali.
Alcuni agiscono direttamente sulla fibra muscolare provocandone il rilasciamento e vengono chiamati miolitici o spasmolitici (per es.: papaverina); altri agiscono inibendo lo stimolo nervoso che provoca la contrattura delle fibre muscolari liscie e sono detti anche parasimpaticolitici o antivagali (per es. atropina e antivagali di sintesi).
Vengono adoperati con vantaggio per combattere le coliche viscerali.
ANTISETTICI
ANTISETTICI. - Sostanze capaci di distruggere i germi patogeni delle infezioni e putrefazione. Si distinguono in ANTISETTICI per uso esterno o chirurgici (permanganato di potassio, acido fenico) ed ANTISETTICI per uso interno — intestinali, urinari, polmonari, ecc. — (mercurio, bismuto, arsenobenzoli).
ANTIORMONI
ANTIORMONI. - In seguito a somministrazione prolungata di alcuni ormoni di natura proteica, compaiono nel sangue delle sostanze, gli ANTIORMONI che neutralizzano l'ormone iniettato ostacolandone le sue azioni. Gli ANTIORMONI vengono ottenuti dagli animali e anche dall'uomo. La loro origine non è nota. Non si è riusciti fino ad oggi ad evitare la formazione di ANTIORMONI conseguente a somministrazione prolungata di ormoni proteici.
ANTIFOLICI
ANTIFOLICI. - Farmaci il cui meccanismo di azione principale consiste nel bloccare la trasformazione dell'acido Eolico in acido folinico, sostanza necessaria per lo sviluppo e la moltiplicazione delle cellule del sangue ma soprattutto nelle cellule di alcuni tipi di leucemia. I loro effetti in terapia sono palliativi.
ANTICORPI. - Sostanze elaborate dall'organismo come difesa
ANTICORPI. - Sostanze elaborate dall'organismo come difesa quando avvenga l'introduzione di un antigene. Sono di massima importanza nelle reazioni immunitarie, e si distinguono in gruppi a seconda delle loro proprietà: antitossine, antifermenti, agglutinine, citotossine, gli antienzimi, ecc. Queste reazioni hanno permesso applicazioni diagnostiche e terapeutiche.
ANTICONGELANTI- Prodotti chimici usati per impedire il congelamento dell'acqua
ANTICONGELANTI. - Prodotti chimici usati per impedire il congelamento dell'acqua nei radiatori delle automobili. Nei climi freddi si sostituisce all'acqua pura, che congelerebbe al di sotto di C'C., una miscela acqua-alcool metilico, che ha lo scopo d'abbassare a —12'C il punto di congelamento.
ANTIBIOTICI
ANTIBIOTICI [dal gr. comp. di antí e biosis, vita]. - Da antibiosi, termine coniato verso la fine del XIX sec. per indicare una relazione attivamente antagonista di un organismo verso un altro, in opposizione alla relazione di simbiosi (o parassitismo). Furono poi detti ANTIBIOTICI , particolari sostanze elaborate da alcuni micro-organismi (batteri, muffe, attinomiceti, ecc.), capaci di impedire la vita e lo sviluppo di altri microrganismi patogeni: fenomeno già noto e di prevista utilità terapeutica sin dai tempi di Pasteur, ma solo recentemente portato a pratica utilità con la produzione di un ANTIBIOTICI (penicillina),
ANTIALLIERGICI
ANTIALLIERGICI. - Farmaci usati per combattere quelle malattie di natura allergica o presunta tale. Sono ANTIALLIERGICI: l'adrenalina, l'efedrina, la atropina, i sali solubili di calcio, gli antistaminici e altri farmaci detti desensibilizzanti.
ANNESSITE
ANNESSITE. - Infiammazione degli annessi dell'utero (salpinge ed ovaio); possono aversi ANNESSITI semplici, cistiche e tubercolari. La cura è varia (siero, vaccino, crenoterapia, ecc.).
ANNEGAMENTO. - Asfissia acuta
ANNEGAMENTO. - Asfissia acuta determinata dalla penetrazione di liquido nell'albero respiratorio. Il soccorso consiste nella RESPIRAZIONE artificiale e nel favorire il deflusso del liquido con una declive posizione del capo.
ANIMISMO. - Dottrina medica
ANIMISMO. - Dottrina medica di G. E. Stahl (1669-1734) e perciò detta anche stahlianismo, secondo cui l'unica causa dell'attività corporea sarebbe da ricercarsi nell'anima (ne derivava la nessuna importanza dei fenomeni fisici e chimici).
Il termine fu ripreso nel 1867 da E.B. Tylor, per indicare la credenza dei popoli primitivi per cui tutti gli oggetti materiali, miche quelli inorganici ed inanimati, possiederebbero un'anima: da ciò l'importanza del culto dei morti e delle anime, elemento originario posto a fondamento di tutte le credenze religiose al loro sorgere.
Il termine fu ripreso nel 1867 da E.B. Tylor, per indicare la credenza dei popoli primitivi per cui tutti gli oggetti materiali, miche quelli inorganici ed inanimati, possiederebbero un'anima: da ciò l'importanza del culto dei morti e delle anime, elemento originario posto a fondamento di tutte le credenze religiose al loro sorgere.
ANILINA. - Composto organico (C, H, NH,)
ANILINA. - Composto organico (C, H, NH,), chimicamente detta fenilammina, ottenuto dal benzene C,FI, per sostituzione di un atomo di idrogeno col gruppo amminico — NH2- è una sostanza oleosa, bolle a 184" C, è incolore e di odore acre e nauseante. Industrialmente si ottiene dal benzolo. Il suo uso trova limitazioni perché molto tossica. È impiegata nella industria. delle sostanze coloranti, degli esplosivi e dei prodotti farmaceutici.
ANIDRITE. - Solfato di calcio anidro (Ca SO,)
ANIDRITE. - Solfato di calcio anidro (Ca SO,) che si trova allo stato naturale. Esposto all'aria ed all'umidità, assorbe acqua di cristallizzazione trasformandosi in gesso. Si trova in giacimenti di sali in Austria e in Germania, e anche come costituente di rocce, a formare marmi pregiati come nella volpinite o bardiglio. Può essere incolore, azzurro o giallo. Le qualità migliori sono usate come materiale da decorazione. Durezza 3:-3,5; peso specif. 2,85=2,90.
ANGINA PECTORIS
ANGINA PECTORIS [lat.: « angina di petto »]. - Sindrome stenocardica caratterizzata da un dolore precordiale vivissimo, con irradiazione alla spalla, al collo, ed al braccio sinistro, sensazione angosciosa, senso di morte imminente, pallore, ecc. È causata da obliterazione o spasmo delle arterie coronarie (da arterite, arterioseleresi, ecc.).
Il dolore può insorgere in seguito a sforzo (ANGINA da sforzo) oppure, più raramente, in condizione di riposo (ANGINA da decubito). La cura consiste nella maggiore irrorazione del miocardio previa dilatazione delle arterie coronarie, mediante impiego di farmachi ad azione rapida ed 'Intensa: la somministrazione di trinitrina o di nitrito di anile durante gli accessi determina generalmente la rapida scomparsa del dolore. Nelle forme più gravi si possono tentare alcuni interventi chirurgici.
Il dolore può insorgere in seguito a sforzo (ANGINA da sforzo) oppure, più raramente, in condizione di riposo (ANGINA da decubito). La cura consiste nella maggiore irrorazione del miocardio previa dilatazione delle arterie coronarie, mediante impiego di farmachi ad azione rapida ed 'Intensa: la somministrazione di trinitrina o di nitrito di anile durante gli accessi determina generalmente la rapida scomparsa del dolore. Nelle forme più gravi si possono tentare alcuni interventi chirurgici.
sabato 19 settembre 2009
ANEURISMA
ANEURISMA [dal gr. anéurisma, dilatazione]. - Dilatazione circoscritta permanente di un vaso sanguigno, solitamente un'arteria, causata da diminuita resistenza ed elasticità della parete, di varia forma (cilindrica, fusiforme, a sacco) e dimensioni variabili, pericolosa per la possibilità di rottura con conseguente emorragia interna anche istantaneamente mortale.
Dicesi falso ANEURISMA quando il sangue fuoriuscito da una lacerazione arteriosa (ematoma) forma una pseudocapsula (ematoma incistato), che può restare in comunicazione con il lume vasale, simulando la sintomatologia di un ANEURISMA Causa dell'ANEURISMA sono l'arteriosclerosi, la sifilide, i traumi e le embolie infettive.
Dicesi falso ANEURISMA quando il sangue fuoriuscito da una lacerazione arteriosa (ematoma) forma una pseudocapsula (ematoma incistato), che può restare in comunicazione con il lume vasale, simulando la sintomatologia di un ANEURISMA Causa dell'ANEURISMA sono l'arteriosclerosi, la sifilide, i traumi e le embolie infettive.
ANESTESIA
ANESTESIA. - Pratica in uso nei diversi rami della chirurgia, dell'ostetricia, dell'oculistica, ecc., per rendere insensibile al dolore tutto o una determinata parte del corpo umano (ANESTESIA generale o narcosi, ed ANESTESIA locale).
La prima idea dell'ANESTESIA artificiale fu suggerita dalla scoperta delle proprietà anestetiche del protossido d'azoto fatta da Humphrey Davy nel 1798. Il sistema di ANESTESIA con impiego dell'etere si attribuisce all'americano Jackson, che avrebbe applicato il metodo nel 1846, ed al francese Maigaigne, il quale avrebbe incominciato ad usare l'etere nel 1847. Il cloroformio venne scoperto nel 1831 da Soubeiran, ma impiegato più tardi.
Da ANESTESIA si ha anestetico: sostanza avente la proprietà di estinguere totalmente, o di diminuire temporaneamente la sensibilità di una parte, o di tutto il corpo. L'impiego degli anestetici è attualmente assai géneralizzato: va, infatti, dal comune mal di capo (per il quale si adoperano pastiglie o tabloidi o compresse di varia natura), al parto indolore realizzato con diversi sistemi secondo il fisico e la personalità delle pazienti.
I principali anestetici in uso dopo il 1847, epoca nella quale si incominciò ad impiegare l'etere nelle operazioni chirurgiche, sono stati il cloroformio, l'aldeide, il protossido di azoto, il bicloruro di metilene, il tetracloruro di carbonio, la cocaina, la novocaina, la stovaina, il veronal, l'etilene, il vinotene e il pentotal.
La prima idea dell'ANESTESIA artificiale fu suggerita dalla scoperta delle proprietà anestetiche del protossido d'azoto fatta da Humphrey Davy nel 1798. Il sistema di ANESTESIA con impiego dell'etere si attribuisce all'americano Jackson, che avrebbe applicato il metodo nel 1846, ed al francese Maigaigne, il quale avrebbe incominciato ad usare l'etere nel 1847. Il cloroformio venne scoperto nel 1831 da Soubeiran, ma impiegato più tardi.
Da ANESTESIA si ha anestetico: sostanza avente la proprietà di estinguere totalmente, o di diminuire temporaneamente la sensibilità di una parte, o di tutto il corpo. L'impiego degli anestetici è attualmente assai géneralizzato: va, infatti, dal comune mal di capo (per il quale si adoperano pastiglie o tabloidi o compresse di varia natura), al parto indolore realizzato con diversi sistemi secondo il fisico e la personalità delle pazienti.
I principali anestetici in uso dopo il 1847, epoca nella quale si incominciò ad impiegare l'etere nelle operazioni chirurgiche, sono stati il cloroformio, l'aldeide, il protossido di azoto, il bicloruro di metilene, il tetracloruro di carbonio, la cocaina, la novocaina, la stovaina, il veronal, l'etilene, il vinotene e il pentotal.
ANEMIA. - Malattia del sangue (emopatia)
ANEMIA. - Malattia del sangue (emopatia) caratterizzata da diminuzione del numero di globuli rossi (oligo-citoemia) o dell'emoglobina (oligo-cromoemía). Le diverse forme esistenti di ANEMIE si prestano a vari criteri di classificazione. Relativamente alla causa che le ha prodotte, si dicono secondarie quelle ANEMIE che dipendono da causo conosciute (tumore, emorragia, malaria, gravidanza, intossicazioni, ecc.) e che sono pertanto un sintomo della malattia fondamentale che le ha causate; primarie od essenziali sono invece le ANEMIE di cui non è nota la causa.
Relativamente al valore globulare (che esprime la quantità di emoglobina contenuta in ogni globulo rosso), le ANEMIE si suddividono in ipocromiche, normocromiche ed ipercromiche secondo che il valore globulare stesso risulti inferiore, pari superiore ad I. I sintomi più generali e comuni dell'ANEMIA sono: la sudorazione abbondante, la spossatezza, il pallore. La cura è diversa secondo le cause: nelle forme di ANEMIA secondaria si dovrà combattere la causa principale.
Negli altri casi il più delle volte si dovrà ricorrere ad una buona nutrizione, alla vita all'aperto, ed a ricostituenti a base di arsenico, ferro, estratti epatici, ecc.
L ANEMIA perniciosa è una grave forma di ANEMIA ipercromica (che presenta, cioè, una colorazione dei globuli rossi superiore a quella normale) dovuta ad alterazione degli organi ematopoietici (midollo, milza, ecc.) come conseguenza della mancanza, nell'organismo ammalato, di una sostanza (principio intrinseco di Castle) secreta dalle ghiandole dello stomaco e del duodeno.
L'ANEMIA infantile, dovuta a privazioni, rachitismo, scrofola, oppure a disturbi digestivi, si cura con trattamento ferruginoso ed alimentazione adeguata (purè di lenticchie, tuorli di uovo, ecc.).
Relativamente al valore globulare (che esprime la quantità di emoglobina contenuta in ogni globulo rosso), le ANEMIE si suddividono in ipocromiche, normocromiche ed ipercromiche secondo che il valore globulare stesso risulti inferiore, pari superiore ad I. I sintomi più generali e comuni dell'ANEMIA sono: la sudorazione abbondante, la spossatezza, il pallore. La cura è diversa secondo le cause: nelle forme di ANEMIA secondaria si dovrà combattere la causa principale.
Negli altri casi il più delle volte si dovrà ricorrere ad una buona nutrizione, alla vita all'aperto, ed a ricostituenti a base di arsenico, ferro, estratti epatici, ecc.
L ANEMIA perniciosa è una grave forma di ANEMIA ipercromica (che presenta, cioè, una colorazione dei globuli rossi superiore a quella normale) dovuta ad alterazione degli organi ematopoietici (midollo, milza, ecc.) come conseguenza della mancanza, nell'organismo ammalato, di una sostanza (principio intrinseco di Castle) secreta dalle ghiandole dello stomaco e del duodeno.
L'ANEMIA infantile, dovuta a privazioni, rachitismo, scrofola, oppure a disturbi digestivi, si cura con trattamento ferruginoso ed alimentazione adeguata (purè di lenticchie, tuorli di uovo, ecc.).
ANATOMIA - Scienza che studia la morfologia degli esseri organici
ANATOMIA [dal gr. anatomé, dissezione]. -Scienza che studia la morfologia degli esseri organici, animali e vegetali.
L'anatomia normale studia i vari organi e apparati di organismi sani: (nell'istologia studia i tessuti, nella citologia le cellule).
L'anatomia patologica indaga sulle deformazioni degli organismi malati.
L'anatomia speciale o sistematica studia i singoli organi.
l'anatomia topografica ne studia i reciproci rapporti.
L'anatomia chirurgica riguarda gli interventi e pratica gli studi sul cadavere.
L'anatomia comparata studia l'evoluzione morfologica degli organismi nella filogenesi e nella ontogenesi.
Le pratiche anatomiche del tempo più antico furono riassunte e codificate per la prima volta dal medico romano Galeno (II sec. d.C.). Lo studio dell'anatomia languì il durante il M.E. a motivo della diffusa convinzione che la pratica della dissezione dei corpi fosse sacrilega. Durante l'età umanistica la scienza dell'anatomia progredì invece rapidamente. Tra i più famosi studiosi italiani di anatomia furono il Malpighi ed il Morgagni.
L'anatomia normale studia i vari organi e apparati di organismi sani: (nell'istologia studia i tessuti, nella citologia le cellule).
L'anatomia patologica indaga sulle deformazioni degli organismi malati.
L'anatomia speciale o sistematica studia i singoli organi.
l'anatomia topografica ne studia i reciproci rapporti.
L'anatomia chirurgica riguarda gli interventi e pratica gli studi sul cadavere.
L'anatomia comparata studia l'evoluzione morfologica degli organismi nella filogenesi e nella ontogenesi.
Le pratiche anatomiche del tempo più antico furono riassunte e codificate per la prima volta dal medico romano Galeno (II sec. d.C.). Lo studio dell'anatomia languì il durante il M.E. a motivo della diffusa convinzione che la pratica della dissezione dei corpi fosse sacrilega. Durante l'età umanistica la scienza dell'anatomia progredì invece rapidamente. Tra i più famosi studiosi italiani di anatomia furono il Malpighi ed il Morgagni.
giovedì 17 settembre 2009
AFTA epizootica. - Malattia infettiva del bestiame
AFTA epizootica. - Malattia infettiva del bestiame, causata da un microrganismo filtrabile e caratterizzata dalla comparsa di vescicole e poi di piaghe sulle mucose e sulla pelle delle estremità, con febbre e facili complicazioni. Nelle epizoozie gravi, colpisce il 90-95% degli animali con una mortalità elevata (23%). Esistono precise norme di polizia sanitaria atte a ridurre la diffusione del male. L'AFTA epizootica si può trasmettere anche all'uomo, e si cura con medicazioni locali astringenti e disinfettanti.
ALCALOIDI. - Sostanze organiche azotate
ALCALOIDI. - Sostanze organiche azotate, in genere contenute nelle piante e qualche volta anche negli animali. Hanno natura basica, non si trovano allo stato puro, ma in genere si trovano combinati con acidi inorganici o organici quali l'acido citrico, tannico, malico, chinico, ecc. dai quali si liberano trattandoli con calce spenta.
Sono sostanze tossiche, eccitanti del sistema nervoso, ovvero calmanti o paralizzanti; in piccole dosi possono avere impiego in medicina. Se ne conoscono oltre duecento; i più importanti sono: morfina, codeina, cocaina, caffeina, nicotina, stricnina, chinino, atropina, creatina, adrenalina, xantina, ecc. Usati come oppiacei sono la morfina, la codeina, la papaverina, la eroina, la narcotina, la tebaina, ecc.
Sono sostanze tossiche, eccitanti del sistema nervoso, ovvero calmanti o paralizzanti; in piccole dosi possono avere impiego in medicina. Se ne conoscono oltre duecento; i più importanti sono: morfina, codeina, cocaina, caffeina, nicotina, stricnina, chinino, atropina, creatina, adrenalina, xantina, ecc. Usati come oppiacei sono la morfina, la codeina, la papaverina, la eroina, la narcotina, la tebaina, ecc.
ALBUMINURIA. - Presenza di albumina nelle urine
ALBUMINURIA. - Presenza di albumina nelle urine, rilevabile a mezzo di speciali prove (ebollizione, prova di Heller, ecc.), o di speciali strumenti (albuminometri); sintomo di varie condizioni patologiche renali o generali (nefrosi acuta, albuminuria postnetritica, albuminuria infettiva, ecc.), o di particolari condizioni dell'organismo (albuminuria gravidica, albuminuria ortostatica, ecc.). La cura deve indirizzarsi a rimuovere la malattia o le cause che provocano l'albuminuria.
ALBUMINOIDI (o seleroproteine)
ALBUMINOIDI (o seleroproteine). - Sostanze proteiche, simili per le proprietà e l'aspetto all'albumina, aventi molecola assai complessa, che entrano come costituenti principali negli organismi animali e vegetali, a far parte di tessuti di sostegno, come cartilagini, ossa, sostanze cornee. ecc.
Fra le più note: la cheratina, la condrina, l'osseina, i collageni. Sono formate da atomi di carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno e zolfo; insolubili in acqua, si coagulano se riscaldate; secche si presentano come una polvere bianca in genere amorfa. Sono anche dette albumine tegunientali.
Fra le più note: la cheratina, la condrina, l'osseina, i collageni. Sono formate da atomi di carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno e zolfo; insolubili in acqua, si coagulano se riscaldate; secche si presentano come una polvere bianca in genere amorfa. Sono anche dette albumine tegunientali.
ALBUMINA. - Sostanza proteica con alto contenuto in zolfo
ALBUMINA. - Sostanza proteica con alto contenuto in zolfo, costituita da quasi tutti gli amminoacidi noti, che si trova come costituente principale nelle cellule e nelle secrezioni animali. Le ALBUMINE secche si presentano in polvere gialliccia, sono coagulabili, solubili in acqua priva di sali.
Trovano impiego in farmacia, in medicina come antidoto negli avvelenamenti, nella stampa dei tessuti, nella preparazione di carte fotografiche, nella chiarificazione dei vini e dei liquori.
La loro presenza nella urina è indice di uno stato patologico. Si distinguono in lattoalbumina, contenuta nel latte da cui si estrae; albume o bianco d'uova; siero-albumina, contenuta nel sangue e nella linfa dei vertebrati.
Trovano impiego in farmacia, in medicina come antidoto negli avvelenamenti, nella stampa dei tessuti, nella preparazione di carte fotografiche, nella chiarificazione dei vini e dei liquori.
La loro presenza nella urina è indice di uno stato patologico. Si distinguono in lattoalbumina, contenuta nel latte da cui si estrae; albume o bianco d'uova; siero-albumina, contenuta nel sangue e nella linfa dei vertebrati.
ALBINISMO ( albinus, bianchiccio, lattiginoso )
ALBINISMO [dal tardo lat. albinus, bianchiccio, lattiginoso]. - Anomalia consistente nella diminuzione o nella mancanza totale di pigmento, ossia di materia colorante della pelle, dei capelli, degli occhi. Il fenomeno dell'ALBINISMO prende anche il nome di leucopatia (dal gr. leukos, bianco e pathos, malattia) e, negli uomini, e frequente soprattutto fra i negri. Nei vegetali l'ALBINISMO attacca soprattutto le foglie e la corolla. Alcuni animali sono soggetti periodicamente all'ALBINISMO (lepre alpina, ermellino, ecc.).
AKAMUSHI (o febbre fluviale del Giappone). - Malattia parassitaria
AKAMUSHI (o febbre fluviale del Giappone). - Malattia parassitaria, endemica nel Giappone, nelle Filippine e nelle Isole della Sonda, trasmessa dalla puntura di un acaro, e caratterizzata da febbre, brividi, cefalea, tumefazione delle ghiandole linfatiche, quindi esantema localizzato e poi diffuso.
AGOPUNTURA. - Sistema di cura di origine cinese
AGOPUNTURA. - Sistema di cura di origine cinese consistente nel pungere o nello stuzzicare con un ago di oro o di argento muscoli e tendini per ottenere una determinata reazione in quella parte del corpo. Questo sistema è comunemente praticato dagli stregoni del centro dell'Africa. Nella storia della medicina, è un sistema di cura attribuito a Fabrizio di Danzica il quale l'applicò per la prima volta nel 1667. Fa parte della riflessoterapia.
sabato 12 settembre 2009
Abulìa - Disturbo della volontà
Disturbo della volontà che consiste nell’incapacità di prendere una decisione, di iniziare o portare a termine un’azione in rapporto a eventi anche banali. È un sintomo che si può osservare in diverse condizioni patologiche: nevrosi, depressione, schizofrenia.
Abrasivi
Sostanze naturali (per esempio, pomice) o artificiali (per esempio, carburo di silicio) usate in dermatologia per ridurre con azione meccanica le asperità dell’epidermide e delle unghie o le callosità, asportando le lamelle cornee in via di desquamazione.
Abrasione - Lesione superficiale della cute
Lesione superficiale della cute o delle mucose provocata solitamente da un trauma che colpisce di striscio la superficie cutanea. Viene prodotta a scopo terapeutico (dermoabrasione), per esempio, per asportare le cicatrici residue dell’acne volgare, soprattutto al volto, o per eliminare tatuaggi. L’abrasione permette inoltre di far penetrare nel derma vaccini o allergeni, e in questo caso è detta scarificazione. Può costituire via d’entrata per germi responsabili di malattie.
mercoledì 13 maggio 2009
MEIOSI: processo di divisione delle cellule germinali
MEIOSI: processo di divisione caratteristico delle cellule germinali, mediante il quale esse riducono alla metà il patrimonio cromosomico tipico della specie cui appartengono. Nella meiosi si distinguono due divisioni: nella prima, caratterizzata da una profase molto lunga, si ha un raddoppiamento del materiale cromosomico e la formazione di due cellule figlie; subito queste, però, passano nella seconda divisione simile a una comune mitosi, senza avere il tempo di raddoppiare ciascuna il proprio materiale cromosomico. Le, cellule figlie avranno quindi un numero di cromosomi dimezzato rispetto a quello della cellula progenitrice.
MEGALOBLASTI: cellule immature di grandi dimensioni
MEGALOBLASTI: cellule immature di grandi dimensioni, appartenenti alla serie rossa. Sono presenti normalmente nell'embrione e in determinate malattie del sangue (ad esempio nell'anemia perniciosa).
MEGACOLON CONGENITO: detto anche malattia di Mya-Hirsch-sprung
MEGACOLON CONGENITO: detto anche malattia di Mya-Hirsch-sprung, esso rappresenta una grave malattia del grosso intestino, che si presenta dilatato e talora molto allungato (dolico-megacolon). La patogenesi è da ricercare in un'alterazione delle cellule nervose del plesso mioenterico, costituito dai nervi e dai gangli che si trovano nella parete intestinale e che consentono l'automatismo motorio della peristalsi intestinale.
MEDIASTINO: spazio delimitato posteriormente dalla colonna vertebrale
MEDIASTINO: spazio delimitato posteriormente dalla colonna vertebrale, anteriormente dallo sterno, inferiormente dal diaframma e lateralmente dalle pleure, nel quale si trovano importantissimi organi, come il cuore, i grossi vasi, l'esofago ecc.
MASOCHISMO: forma di perversione
MASOCHISMO: forma di perversione, in cui il soggetto colpito cerca il dolore prima di provare piacere, come per punirsi del fatto che desidera il piacere di natura sessuale. Il masochista finisce per provare piacere per la sofferenza in quanto tale.
MARCONITERAPIA: cura di numerose malattie
MARCONITERAPIA: cura di numerose malattie, specie dell'apparato locomotore, mediante l'impiego di onde corte elettromagnetiche; queste ultime, attraversando i tessuti, producono un effetto termico, senza provocare effetti dannosi.
MALATTIA: rottura del normale equilibrio anatomico
MALATTIA: rottura del normale equilibrio anatomico e funzionale dell'organismo.
A tutti gli stimoli nocivi, che determinano un danno anatomico o funzionale, l'organismo oppone dei meccanismi di difesa, che tendono a ristabilire le funzioni alterate o a ricostruire le parti distrutte. E' proprio in virtù di questo immancabile tentativo di difesa che si ha la guarigione, oppure la formazione di un nuovo equilibrio, con conseguente adattamento allo stato di malattia, mentre nell'organismo continuano a svolgersi le funzioni vitali in maniera apparentemente normale. Se invece la causa che provoca la malattia riesce a sopraffare i processi di difesa (e gli eventuali mezzi terapeutici impiegati) interviene la morte.
A tutti gli stimoli nocivi, che determinano un danno anatomico o funzionale, l'organismo oppone dei meccanismi di difesa, che tendono a ristabilire le funzioni alterate o a ricostruire le parti distrutte. E' proprio in virtù di questo immancabile tentativo di difesa che si ha la guarigione, oppure la formazione di un nuovo equilibrio, con conseguente adattamento allo stato di malattia, mentre nell'organismo continuano a svolgersi le funzioni vitali in maniera apparentemente normale. Se invece la causa che provoca la malattia riesce a sopraffare i processi di difesa (e gli eventuali mezzi terapeutici impiegati) interviene la morte.
LUPUS ERITEMATOSO DISSEMINATO
LUPUS ERITEMATOSO DISSEMINATO: è la più frequente malattia sistemica del tessuto connettivo. E' una malattia quasi esclusiva della donna e non c'è organo che non possa esserne colpito.
LINFOCITI: varietà di globuli bianchi
LINFOCITI: varietà di globuli bianchi (i più piccoli con citoplasma senza granuli specifici), prodotti in genere dai tessuti linfatici e presenti in gran quantità nella linfa. (Vedi anche Tes. suto.)
martedì 12 maggio 2009
LETTURA LABIALE
LETTURA LABIALE: metodo di rieducazione del bambino sordomuto, basato sulla comprensione del significato esatto dei suoni emessi dall'osservazione delle labbra della persona che parla.
ITTERO: colorazione giallastra della cute e delle mucose visibili
ITTERO: colorazione giallastra della cute e delle mucose visibili dovuta all'accumulo in esse di pigmenti biliari. Si distinguono: un ittero preepatico, dovuto principalmente alle anemie emolitiche, in cui vi è una distruzione massiccia dei globuli rossi e quindi un netto aumento della bilirubina indiretta; un ittero epatico dovuto o alla distruzione delle cellule del fegato o all'ostruzione delle piccole vie biliari intraepatiche, con accumulo nel sangue sia della bilirubina indiretta sia della bilirubina diretta; e un ittero postepatico o ostruttivo, dovuto a un'ostruzione delle vie biliari extraepatiche, con aumento della bilirubina diretta nel sangue.
ISTEROSTOMATOMIA
ISTEROSTOMATOMIA: intervento che consiste nel praticare brevi incisioni radiali, in genere due, sulla bocca uterina, in caso di rigidità del collo dell'utero. Queste incisioni permettono una rapida e completa dilatazione del collo, per cui si può procedere all'estrazione del feto
IRIDO-CICLITI: malattie oculari
IRIDO-CICLITI: malattie oculari caratterizzate contemporaneamente da un processo infiammatorio a carico dell'iride e del corpo ciliare. Dati gli stretti rapporti vascolari esistenti, il più delle volte, iride e corpo ciliare reagiscono contemporaneamente a uno stimolo infiammatorio. Si distinguono irido-cicliti primitive e secondarie, secondo che siano o meno conseguenti ad altre affezioni oculari; si distinguono anche irido-cicliti esogene ed endogene, secondo che la causa scatenante la malattia provenga dall'esterno oppure sia di natura tossica o infettiva.
IPRONIAZIDE: capostipite dei farmaci psicotonici
IPRONIAZIDE: capostipite dei farmaci psicotonici (appartenenti alla categoria degli psicoanaléttici), che hanno la proprietà di stimolare il sistema nervoso centrale tramite un'ibizione dell'enzima monoaminossidàsi (MAO), inibizione che condizionerebbe un graduale aumento nel tessuto nervoso della concentrazione di particolari amine (idrossitriptamina e noradrenalina).
IPPOCRATISMO DIGITALE
IPPOCRATISMO DIGITALE: sintomo caratteristico di numerose malattie cardiorespiratorie, consistente nel fatto che le dita delle mani e dei piedi assumono un aspetto particolare ( dita a bacchetta di tamburo ), presentano cioè l'ultima falange dilatata e ingrossata. Tale segno è espressione di un eccesso di emoglobina ridotta nei capillari.
IPOTALAMO
IPOTALAMO: complessa zona di sostanza grigia situata in ciascun emisfero al di sotto del talamo; esso viene considerato come il centro regolatore fondamentale del bilancio idrico, della temperatura corporea, del ricambio dei grassi e degli zuccheri, della pressione sanguigna, cioè di tutte le principali funzioni vegetative. Alcuni gruppi di cellule secernono anche degli ormoni.
IPOSURRENALISMO: riduzione della funzionalità delle ghiandole surrenali
IPOSURRENALISMO: riduzione della funzionalità delle ghiandole surrenali e cioè deficit di produzione degli ormoni vortico-surrenali (aldosterone, cortisolo, ormoni sessuali, adrenalina e noradrenalina). Si distinguono un iposurrenalìsmo cronico o morbo di Addison e un iposurrenaIìsmo acuto o sindrome di Waterhouse-Friderichsen.
IPOSTASI CADAVERICA: comparsa di chiazze rosso-violacee
IPOSTASI CADAVERICA: comparsa di chiazze rosso-violacee sulla cute delle parti più basse del corpo, trovandosi il sangue, dopo la morte, per la cessazione dell'attività cardiaca, a defluire nei vasi quasi esclusivamente soggetto alla forza di gravità.
IPEREMESI GRAVIDICA
IPEREMESI GRAVIDICA: gestòsi del primo trimestre di gravidanza in cui il riflesso del vomito diventa talmente frequente da scatenarsi immediatamente dopo l'ingestione di qualsiasi cibo solido o liquido, oltre che a stomaco vuoto.
IPERCINFSIA UTERINA
IPERCINFSIA UTERINA: condizione patologica in cui il feto viene sottoposto a una sollecitazione particolarmente intensa e il parto avviene in modo precipitoso, in quanto le contrazioni uterine si presentano più intense, più lunghe e più frequenti della norma.
INTERSESSUALITA
INTERSESSUALITA: condizione caratterizzata dalla presenza dei due sessi in uno stesso individuo. Esistono due tipi di intersessualità: l'ermafroditismo vero, molto raro, determinato dalla presenza simultanea delle ghiandole sessuali dei due sessi, ben distinte e differenziate; lo pseudoermafroditismo in cui gli organi genitali sono conformi a un determinato sesso, ma le ghiandole sessuali presentano un insieme di tessuto testicolare e ovarico.
INSUFFICIENZA VALVOLARE
INSUFFICIENZA VALVOLARE: si ha quando una valvola non è più in grado di chiudersi completamente e quindi non assicura più la perfetta tenuta.
INSUFFICIENZA MITRALICA: vizio cardiaco
INSUFFICIENZA MITRALICA: vizio cardiaco acquisito in seguito a qualche malattia (solitamente reumatismo), caratterizzato da una incompleta chiusura della valvola mitrale per cui, durante la sistole ventricolare cardiaca, una parte del sangue Tefluisce, dal ventricolo sinistro nell'atrio sinistro.
INSUFFICIENZA AORTICA: vizio cardiaco
INSUFFICIENZA AORTICA: vizio cardiaco che può essere dovuto a cause diverse, caratterizzato sostanzialmente dalla incompleta chiusura delle valvole semilunari aortiche, per cui durante la diastole cardiaca si verifica un reflusso di sangue dall'aorta al ventricolo sinistro.
INFEZIONI FOCALI: forme morbose che originano da focolai infettivi cronici
INFEZIONI FOCALI: forme morbose che originano da focolai infettivi cronici, quali possono essere rappresentati dalle tonsille o dalle adenoidi cronicamente infiammate, dai denti ecc. e che, tramite il passaggio di germi o tossine nell'intero organismo, possono provocare malattie del cuore (endocarditi), dei reni (glomerulonefrite), delle articolazioni (reumatismo articolare), dei muscoli (miositi), dei nervi (nevriti) ecc.
INDIVIDUO VAGOTONICO
INDIVIDUO VAGOTONICO: soggetto in cui si ha una prevalenza del sistema nervoso parasimpatico sul simpatico nella regolazione delle funzioni vegetative e in cui, se vengono somministrate sostanze parasimpaticomimetiche (o vagotoniche, come la pilocarpina), che stimolano cioè l'attività del parasimpatico, si verifica una reazione esagerata.
IMPRONTE DIGITALI: impronte lasciate dalle linee papillari esistenti nella cute
IMPRONTE DIGITALI: impronte lasciate dalle linee papillari esistenti nella cute dei polpastrelli delle dita, diverse tra mano destra e mano sinistra e da individuo a individuo, anche tra gemelli monovulari, e che non possono venire alterate, se non quando viene leso il derma sottostante. Si distinguono attualmente tre tipi fondamentali di disegni delle impronte: disegni ad arco con linee curve che passano da un margine all'altro del polpastrello; disegni « ad ansa », con linee che partendo dal margine arrivano al centro del polpastrello e, ripiegatesi, ritornano allo stesso margine; disegni a verticillo, formati da un sistema di linee rinchiuse su se stesse. Le impronte digitali sono già definite al terzo-quarto mese di vita fetale.
IMPOTENZA: incapacità più o meno persistente a compiere l'atto sessuale
IMPOTENZA: incapacità più o meno persistente a compiere l'atto sessuale in modo normale e,completo; può essere totale, quando comprende i deficit dell'impùlso sessuale, dell'erezione o dell'eiaculazione con la conseguenza dell'impossibilità a compiere l'atto; parziale, quando si verifica un'erezione incompleta fin dall'inizio o che si riduce nel corso del rapporto; elettiva, quando si verifica nei contatti con una partner particolare, ed è di origine psichica.
IMPOLLINAZIONE: processo di trasporto del polline
IMPOLLINAZIONE: processo di trasporto del polline sugli stirami mediante il quale le cellule germinali maschili vengono a contatto con quelle femminili, attuandosi così la fecondazione. Tale processo può avvenire direttamente nello stesso fiore (autoimpollinazione); generalmente però il polline, affidato a mezzi vettori molto diversi, viene portato da un fiore all'altro (impollinazione incrociata). Si hanno diversi tipi di impollinazione: anemògama, se il polline è trasportato dal vento; idrògama, se è trasportato dall'acqua; entomògama, se è trasportato dagli insetti; 'ornitògama, se è trasportato dagli uccelli.
IMPIANTI ALLOPLASTICI DENTARI
IMPIANTI ALLOPLASTICI DENTARI: inserimento di una struttura metallica in corrispondenza della superficie mascellare o mandibolare parzialmente o totalmente priva di denti; tale struttura, posta sotto la mucosa gengivale, è munita di pilastri che, fuoruscendo dalla gengiva, permettono un ancoraggio per la protesi parziale o totale.
IMPETIGINE: malattia cutanea dovuta a germi piogeni
IMPETIGINE: malattia cutanea dovuta a germi piogeni e caratterizzata da pustole piccole, superficiali, raggruppate, le quali si trasformano in croste giallastre che cadono senza lasciare cicatrice.
IDENTIFICAZIONE PERSONALE: riconoscimento individuale delle persone
IDENTIFICAZIONE PERSONALE: riconoscimento individuale delle persone, attualmente basato sul metodo, dattiloscopico, cioè sullo studio delle impronte digitali, che sono diverse per ogni individuo e possono variare solo in seguito a lesioni del derma.
GLICOLISI: processo metabolico di degradazione del glucosio
GLICOLISI: processo metabolico di degradazione del glucosio; si distinguono una glicolisi anaerobia che si svolge in assenza di ossigeno e che porta alla formazione di acido lattico e una glicolisi aerobia che si svolge in presenza di ossigeno e porta alla formazione di anidride carbonica e acqua.
CINGLIMO: tipo di diartrosi
CINGLIMO: tipo di diartrosi; si distinguono un ginglimo angolare, quando un capo articolare ha la forma di una puleggia (articolazione omero-ulnare) e un ginglimo laterale, quando un capo articolare ha forma cilindrica e ruota in un anello osteofibroso (articolazione radio-ulnare a livello del gomito).
GHIANDOLE OLOCRINF«. ghiandole costituite da cellule
GHIANDOLE OLOCRINF«. ghiandole costituite da cellule che si distruggono completamente per formare il secreto, in quanto le cellule per secernere dapprima accumulano i prodotti di secrezione nel loro citoplasma e quindi muoiono e si disintegrano, costituendo esse stesse la secrezione. Un esempio di tali ghiandole è rappresentato dalle ghiandole sebacee della cute.
GHIANDOLE ACCRINE'. ghiandole costituite da cellule
GHIANDOLE ACCRINE'. ghiandole costituite da cellule che non si distruggono in seguito alla formazione del secreto. Un esempio di tali ghiandole è costituito dalla maggior parte delle ghiandole sudoripare.
GHIANDOLE APOCRINE: ghiandole costituite da cellule
GHIANDOLE APOCRINE: ghiandole costituite da cellule che si distruggono parzialmente in seguito alla formazione del secreto, in quanto emettendolo perdono parte del loro citoplasma. Un esempio di tali ghiandole è costituito da una quota di ghiandole sudoripare.
Malattia di GAUCHER
Malattia di GAUCHER: malattia in cui i lipidi si accumulano nel sistema reticolo-istiocitario e soprattutto nella milza. La malattia è caratterizzata da ingrossamento della milza, astenia, dolori ossei e addominali, emorragie e anemie gravi.
GARROTTAMENTO: particolare tipo di strangolamento
GARROTTAMENTO: particolare tipo di strangolamento attuato mediante la stretta intorno al collo di un laccio che viene ottenuta mediante un bastone che, fatto girare, attorciglia un tratto del laccio e lo stringe progressivamente. Si tratta di una tecnica di strangolamento, usata in pari misura da suicidi e da omicidi; essa prende nome da « garrote » , strumento di supplizio usato in Spagna, che agisce con il meccanismo suddetto.
FLUTTER ATRIALE: turba del ritmo cardiaco
FLUTTER ATRIALE: turba del ritmo cardiaco in cui il ritmo sinusale è sostituito da un ritmo atriale a frequenza elevata, ma regolare, a differenza della fibrillazione atriale, dove il ritmo atriale è molto più elevato e irregolare. Degli stimoli che si dipartono dall'atrio, quelli che arrivano ai ventricoli hanno una successione regolare nel flutter, mentre hanno una successione del tutto irregolare e disordinata nella fibrillazione atriale.
FLEBOCLISI: introduzione di forti quantità di liquido direttamente in vena
FLEBOCLISI: introduzione di forti quantità di liquido direttamente in vena. Può essere fisiologica, se contiene soluzione fisiologica; glucosata, se contiene una soluzione a varia concentrazione di glucosio. Può contenere inoltre numerosi altri medicamenti, secondo i casi.
FISTOLA
FISTOLA: tragitto congenito o acquisito in seguito a processi patologici che mette in comunicazione con la superficie cutaneal o mucosa un organo situato in profondità oppure due organi vicini fra loro; solitamente dà passaggio a un secreto e non ha alcuna tendenza a guarire.
FISOSTIGMINA: farmaco parasimpaticomimetico
FISOSTIGMINA: farmaco parasimpaticomimetico ad azione indiretta che impedisce la distruzione dell'acetilcolina, bloccando l'enzima acetilcolinesterasi, e prolunga quindi la trasmissione dell'impulso nervoso.
FIMOSI: malformazione del pene
FIMOSI: malformazione del pene, caratterizzata da un'abnorme ristrettezza dell'orifizio del prepuzio, per cui il glande non può passarvi e quindi non può venire scoperto soprattutto al momento dell'erezione. Un certo grado di fimòsi è frequente nel bambino; se essa non scompare dopo la pubertà, deve essere corretta chirurgicamente per evitare le complicazioni che possono derivarne.
FETICISMO: forma di perversione sessuale
FETICISMO: forma di perversione sessuale per cui l'attrazione sessuale è rivolta a oggetti appartenenti alla persona amata, i quali sono venerati in forma esclusiva e come elementi magici di piacere, per cui l'oggetto sostituisce la persona. Talvolta, invece degli oggetti, possono essere idolatrate parti isolate della persona: le mani, la voce, un dito ecc. t più diffuso nell'uomo che nella donna.
FATTORE RH: sostanza particolare presente nei globuli rossi
FATTORE RH: sostanza particolare presente nei globuli rossi dell'85% degli individui; analogamente agli altri gruppi sanguigni è un carattere ereditario che viene trasmesso dai genitori ai figli secondo leggi genetiche ben precise.
FASCICOLAZIONI: brevissime contrazioni vermicolari
FASCICOLAZIONI: brevissime contrazioni vermicolari di piccolissimi gruppi di fibre muscolari; queste contrazioni, veri « guizzi muscolari », sono aritmiche, involontarie, non dolorose, accentuate dal freddo e dalla percussione del muscolo.
EXTRASISTOLE: contrazione cardiaca
EXTRASISTOLE: contrazione cardiaca dovuta a uno stimolo abnorme, prematuro ed eterotopo (cioè proveniente da una sede diversa) rispetto al centro del ritmo cardiaco normale (nodo seno-atriale).
ESSUDATO: materiale liquido
ESSUDATO: materiale liquido che dai capillari passa negli interstizi dei tessuti o nelle cavità sierose a causa di processi infiammatori, contenente proteine del plasma, sali e cellule prevalentemente di origine ematica.
ESOSTOSI: tumore benigno delle ossa
ESOSTOSI: tumore benigno delle ossa, rappresentato da escrescenze ossee rivestite da un guscio cartilagineo, situato di preferenza in corrispondenza delle metàfisi delle ossa lunghe in soggetti in accrescimento.
ESIBIZIONISMO: forma di perversione
ESIBIZIONISMO: forma di perversione frequente nell'uomo e rarissima nella donna, per la quale un individuo prova gusto nel mostrare i propri genitali e nel constatare la sorpresa e la reazione di spavento o di schifo che provano gli altri nel vedere le sue nudità; il godimento è tale da portarlo all'orgasmo, che è sempre avulso da ogni autentica relazione sessuale, anche se la vittima corrisponde in maniera genitale al richiamo.
ESCORIAZIONI: lesioni di lieve entità
ESCORIAZIONI: lesioni di lieve entità che si verificano quando lo strumento traumatizzante, venendo a contatto con la superficie corporea, agisce pressoché parallelamente al piano della cute in quel punto, asportandone lo strato superficiale.
ERITROSI FACCIALE
ERITROSI FACCIALE: stato della cute del volto caratterizzato dalla presenza di venuzze sottili, ramificate e tutte uguali, che finiscono per dilatarsi in modo permanente, se non si ricorre a cure appropriate. E' la fase iniziale della couperose.
ERITHEMATODES CRONICO: malattia cutanea
ERITHEMATODES CRONICO: malattia cutanea la cui origine è an. cora sconosciuta; la sua eruzione tipica è costituita da una o più chiazze rosse, ben delimitate, in cui è possibile identificare le tre manifestazioni fondamentali della malattia: l'eritèma, di colore rosso o violaceo; l'ipercheratòsi, che si localizza di preferenza in corrispondenza degli orifizi follicolari, punteggiando con il suo colore biancastro le chiazze; e infine l'atrofia cicatriziale, per cui la cute si presenta bianco-grigiastra e raggrinzita.
ERITEMA NODOSO
ERITEMA NODOSO: malattia caratterizzata dalla presenza, quasi sempre alle estremità, di noduli dormo-epidermici, ben delimitati e di colore rosa o rosso: questi noduli non devono essere trascurati, in quanto spesso sono la spia di una malattia generale ignorata e, in particolare, della tubercolosi.
EPISIOTOMIA PROFILATTICA- incisione chirurgica
EPISIOTOMIA PROFILATTICA- incisione chirurgica praticata per prevenire le lacerazioni cui potrebbe andare incontro l'anello vulvare sotto la pressione esercitata dal feto. Mediante essa si ottiene una ferita a margini netti, che guarisce più rapidamente e che ha meno possibilità di dar luogo a complicazioni infettive rispetto a una lacerazione irregolare.
EPIFISI 0 GHIANDOLA PINEALE: piccola ghiandola
EPIFISI 0 GHIANDOLA PINEALE: piccola ghiandola a funzione endocrina, lunga meno di un centimetro, con una forma simile a una piccola pigna (lat. « pinea »); è localizzata approssimativamente al centro dell'encefalo, sulla parete posteriore del tetto del III ventricolo; rappresenta il residuo filogenetico di un terzo occhio degli anfibi e dei rettili preistorici.
ENAMI: proteine
ENAMI: proteine che hanno il compito di catalizzare (accelerare) in modo altamente specifico (cioè ogni enzima agisce in un solo tipo di reazione) le reazioni chimiche che avvengono ilei sistemi viventi. Parecchi enzimi sono costituiti da due porzioni: una, più piccola, chiamata coenzima, che costituisce la parte attiva dell'enzima, e una di dimensioni maggiori, chiamata apoenziina, responsabile della specificità dell'enzima. 1 coenzimi derivano direttamente dalle vitamine.
ENCEFALITI: malattie dell'encefalo di natura infiammatoria
ENCEFALITI: malattie dell'encefalo di natura infiammatoria provocate dai più diversi microrganismi patògeni: batteri, virus, rickettsie, spirochète, micèti, protozoi. Se il processo infiammatorio interessa prevalentemente o esclusivamente la sostanza bianca, quella cioè costituita da fibre nervose mieliniche, si parla di leucoencefalite; se interessa invece la sostanza grigia, costituita essenzialmente da cellule nervose, si parla di polioencefalite; se interessa invece contemporaneamente e in misura uguale la sostanza bianca e la sostanza grigia insieme, si parla di pan-encefalite. I sintomi quasi sempre presenti sono la febbre, i disturbi psichici e le convulsioni epilettiche.
EMOCOLTURA
EMOCOLTURA: coltivazione su appositi terreni (miscele nutriti-zie) di una certa quantità di sangue prelevato da un paziente per individuare, dalle colonie batteriche che eventualmente si formassero, i germi responsabili della malattia.
ELETTROFORASI: metodo di separazione di particelle
ELETTROFORASI: metodo di separazione di particelle diverse sospese in un liquido (per esempio le proteine del sangue), basato sulla differente velocità di migrazione che esse presentano quando sono poste in un campo elettrico.
ELETTROCOAGULAZIONE: distruzione di tessuti
ELETTROCOAGULAZIONE: distruzione di tessuti, ad uso terapeutico, ottenuta per mezzo del calore che si libera da un elettrodo puntiforme in cui passa corrente ad alta frequenza.
EFELIDI: piccole macchie color caffelatte rotonde od ovali
EFELIDI: piccole macchie color caffelatte rotonde od ovali, a superficie piana, non rilevate, non infiltrate, che si possono trovare in tutte le parti del corpo e particolarmente in quelle scoperte (viso, collo, mani). L'esposizione ai raggi solari provoca un aumento del numero e della pigmentazione delle efelidi.
ECHINOCOCCUS GRANULOSUS
ECHINOCOCCUS GRANULOSUS: parassita che vive abitualmente allo stato adulto fissato alla parete dell'intestino del cane. Si tratta di un verme della lunghezza di 4-5 mm che presenta la testa con un rostro, quattro ventose e una doppia corona di uncini e tre segmenti, detti proglòttidi, l'ultimo dei quali, il più voluminoso, contiene le uova, a loro volta contenenti gli embrioni esacanti.
ECCIPIENTI: sostanze aggiuntive dei farmaci
ECCIPIENTI: sostanze aggiuntive dei farmaci, per dare a questi volume e forma, che possono anche non essere completamente inerti dal punto di vista curativo, ma concorrere ad aiutare l'azione del principio attivo del farmaco, facilitandone o meno l'assorbimento e la diffusione da parte dell'organismo.
DOPING: assunzione di sostanze dirette ad aumentare artificialmente le prestazioni in gara
DOPING: assunzione di sostanze dirette ad aumentare artificialmente le prestazioni in gara di un concorrente. I prodotti più direttamente implicati nel doping sono le amine simpaticomime tiche o amfetamine.
DISPAREUMA: coito doloroso
DISPAREUMA: coito doloroso; l'atto sessuale è tuttavia possibile. Essa può essere legata a fattori organici locali e allora si distinguono una dispareunìa superficiale, che dipende da alterazioni circoscritte della regione vulvare, e una dispareunìa profonda, che dipende da stati infiammatori del collo dell'utero, da retroflessione uterina, da processi infiammatori annessiali ecc.; oppure può essere legata a fattori psichici e allora concerne tutti quei casi nei quali non esistono alterazioni organiche o funzionali della sfera genitale.
DIABETE
DIABETE (dal greco diabàino = butto fuori): termine generico col quale vengono definite sindromi cliniche del tutto diverse l'una dall'altra che, nelle loro forme conclamate, hanno come sintomi comuni la polidipsia e la poliuria. Nel diabete mellito si ha un'alterazione del metabolismo dei carboidrati dovuta nella grande maggioranza dei casi a una produzione d'insulina, da parte delle isole del pancreas, inadeguata alle necessità metaboliche dell'organismo: si ha quindi iperglicemia e glicosuria. Il più delle volte al disturbo metabolico dei carboidrati si associa quello a carico delle proteine e dei grassi. Nel diabete insipido si ha emissione abbondante (permanente o transitoria) d'urina dovuta a deficienza di ormone antidiuretico. Nel diabete bronzino, alle condizioni patologiche del diabete mellito si associa la cirrosi epatica. Nel diabete renale c'è glicosuria dovuta all'abbassamento della soglia renale di eliminazione del glucosio
DETERSIVI SINTETICI: disinfettanti organici
DETERSIVI SINTETICI: disinfettanti organici. Fanno parte delle sostanze tensioattive, riducenti cioè la tensione di superficie dei liquidi di soluzione. Sono dotati di elevato potere battericida (uccidono i germi) e batteriostatico (sopprimono la facoltà di riproduzione dei germi senza distruggerli). Sono largamente adoperati' nella disinfezione della cute, delle stoviglie e dei pavimenti.
DESENSIBILIZZAZIONE SPECIFICA: metodo di prevenzione e di terapia delle malattie
DESENSIBILIZZAZIONE SPECIFICA: metodo di prevenzione e di terapia delle malattie allergiche, consistente nell'inattivazione degli anticorpi presenti nell'individuo mediante iniezioni di dosi crescenti dell'allergene responsabile.
DERMOABRASIONE: metodo di rinnovamento della cute
DERMOABRASIONE: metodo di rinnovamento della cute, deturpata da foruncoli e da cicatrici acneiche, usato esclusivamente dal dermatologo. Si tratta di abrasioni della pelle eseguite con piccole frese di metallo rotanti che asportano l'epidermide e il derma superficiale; tale trattamento viene eseguito in anestesia e dà ottimi risultati.
DERMATITE ATOPICA
DERMATITE ATOPICA: malattia della cute caratterizzata da chiazze arrossate e da piccole vescicole la cui rottura può dar luogo alla formazione di sottili lamelle biancastre che si sfaldano. Può colpire sia i bambini sia gli adulti manifestandosi però con caratteri diversi in sedi distinte. IL detta anche eczema costituzionale.
DEPILAZIONE: procedimento di eliminazione dei peli superflui
DEPILAZIONE: procedimento di eliminazione dei peli superflui che può essere effettuato a caldo o a freddo. Per la depilazione con cera a caldo, si fa fondere 1a cera, che viene applicata calda a strisce sulla parte da depilare nel senso contrario alla crescita dei peli, quindi si lascia solidificare e poi con gesto deciso si strappa ogni striscia contro pelo. Per la depilazione a freddo si applica il preparato, sempre a strisce, ma nel senso della crescita del pelo, vi si stende sopra una striscia di tela o di cellophan e si strappa contro pelo. Tali due metodi sono indicati per la depilazione delle braccia e delle gambe, mentre per le altre zone dove la pelle è più delicata, è meglio ricorrere alle creme e alle lozioni depilatorie.
TRAUMATICA: stato di decadimento psichico
TRAUMATICA: stato di decadimento psichico irreversibile conseguente a uno o più traumi cranici, in cui i sintomi principali sono rappresentati dall'indebolimento della memoria (tale difetto riguarda i fatti recenti) e della capacità di concentrazione, dalla mancanza d'interessi e di iniziativa, dalla diminuzione o perdita delle capacità di critica, di giudizio e di controllo (i pazienti non riescono a prevedere le conseguenze dei loro atti, appaiono privi di inibizioni e facili agli atti impulsivi).
DELIRIO PARASSITARIO: forma di delirio
DELIRIO PARASSITARIO: forma di delirio in cui il paziente sente e vede sulla sua pelle insetti e altri piccoli animali e cerca di scacciarli con ogni mezzo. P uno dei sintomi dell'abuso cronico di amfetamine.
DEGENERAZIONI CELLULARI
DEGENERAZIONI CELLULARI: accumulo all'interno delle cellule di sostanze che normalmente non vi sono presenti. Secondo il materiale infiltrato si hanno diversi tipi di degenerazione: degenerazione grassa, albuininoidèa, iàlina, mucosa, glicogènica.
DEFIBRILLATORE
DEFIBRILLATORE: apparecchiatura elettrica mediante la quale si fa attraversare il cuore (o il torace) di un paziente, affetto I da fibrillazione atriale, da scariche elettriche (in genere tre brevi scariche alla distanza di un secondo l'una dall'altra). Il cuore così violentemente stimolato si arresta per un attimo e poi riprende a battere con un ritmo normale.
DECOZIONE
DECOZIONE: metodo di estrazione dei principi attivi medicamentosi contenuti nelle piante; l'operazione consiste nel far bollire la pianta (radici, fiori, foglie ecc. oppure la pianta intera) per alcuni minuti. Per preparare il decotto si mette la pianta nell'acqua in ebollizione e si fa bollire a fuoco moderato, in recipiente coperto, per il tempo di volta in volta indicato nella ricetta.
CUORE POLMONARE: affezione interessante sia il cuore sia i polmoni
CUORE POLMONARE: affezione interessante sia il cuore sia i polmoni. Gli organi che per primi si ammalano sono i polmoni e il cuore cede solo in un secondo tempo, quando non riesce più a reggere allo sforzo al quale la malattia polmonare lo sottopone. Si distinguono un cuore polmonare acuto e un cuore polmonare cronico.
Il cuore polmonare acuto di solito è provocato da un embolo in uno dei grossi rami dell'arteria polmonare: una buona parte del sangue venoso proveniente dal cuore destro, non potendo affluire ai polmoni, si accumula sia a livello della circolazione polmonare sia a livello della grande circolazione, obbligando a uno sforzo imponente il ventricolo destro, mentre al ventricolo sinistro arriva poco sangue; ciò determina collasso circolatorio, dolore al cuore e pallore oltre ad anossia a livello di tutti i tessuti periferici.
Il cuore polmonare cronico è il punto d'arrivo delle malattie croniche trascw rate che si sono trascinate a lungo e sono peggiorate così lentamente da non indurre mai il malato a prendere provvedimenti sufficientemente rigorosi o almeno a prenderli in tempo. In tal caso la patogenesi della malattia è da riportare alla difficoltà che il sangue incontra a passare attraverso i vasi polmonari più piccoli, che in parte sono occlusi e in parte sono ristretti a causa di un inspessimento della loro parete dovuto a un'eccessiva formazione di tessuto connettivo, in seguito a processi infiammatori polmonari, nello spazio esistente fra vaso e vaso o fra alveolo polmonare e vaso.
Il cuore polmonare acuto di solito è provocato da un embolo in uno dei grossi rami dell'arteria polmonare: una buona parte del sangue venoso proveniente dal cuore destro, non potendo affluire ai polmoni, si accumula sia a livello della circolazione polmonare sia a livello della grande circolazione, obbligando a uno sforzo imponente il ventricolo destro, mentre al ventricolo sinistro arriva poco sangue; ciò determina collasso circolatorio, dolore al cuore e pallore oltre ad anossia a livello di tutti i tessuti periferici.
Il cuore polmonare cronico è il punto d'arrivo delle malattie croniche trascw rate che si sono trascinate a lungo e sono peggiorate così lentamente da non indurre mai il malato a prendere provvedimenti sufficientemente rigorosi o almeno a prenderli in tempo. In tal caso la patogenesi della malattia è da riportare alla difficoltà che il sangue incontra a passare attraverso i vasi polmonari più piccoli, che in parte sono occlusi e in parte sono ristretti a causa di un inspessimento della loro parete dovuto a un'eccessiva formazione di tessuto connettivo, in seguito a processi infiammatori polmonari, nello spazio esistente fra vaso e vaso o fra alveolo polmonare e vaso.
CRISI TIROIDEE (thyroid storms)
CRISI TIROIDEE (thyroid storms): acutizzazioni improvvise e.violente dei sintomi ipertiroidei. Sopravvengono in caso di asportazione di una parte della tiroide iperfunzionante, oppure in occasione di uno « stress » di notevole entità (emozione, malattie infettive ecc.) cui l'ipertiroideo venga sottoposto.
CORION-EPITELIOMA: tumore molto maligno
CORION-EPITELIOMA: tumore molto maligno che deriva dall'epitelio del corion placentare e di esso conserva le due caratteristiche principali: una grande' capacità infiltrativi, soprattutto verso i vasi sanguigni e la capacità di produrre un ormone, la gonadotropìna curiale; dà metàstasi molto precoci, soprattutto ai polmoni, alla vagina, al cervello e ai reni.
CONGESTIONE: aumento del contenuto sanguigno di un organo
CONGESTIONE: aumento del contenuto sanguigno di un organo, dovuto a più abbondante afflusso di sangue arterioso (congestione attiva) o a ristagno di sangue venoso (congestione passiva).
CONDROMA: tumore osseo benigno, chiamato altrimenti encondròma
CONDROMA: tumore osseo benigno, chiamato altrimenti encondròma, che si localizza specialmente nelle ossa lunghe delle mani e dei piedi, dove è svelato spesso da fratture patologiche. Tali tumori possono venire confusi con cisti, ma si differenziano da queste per il contenuto che, nei condròmi, sembra mollica di pane.
COMMOZIONE CEREBRALE
COMMOZIONE CEREBRALE: quadro clinico che si manifesta immediatamente dopo un trauma cranico, caratterizzato fondamentalmente dalla perdita della coscienza, che può durare da pochi secondi a qualche ora e che è dovuta a un disturbo cerebrale funzionale ».
COMA: stato di completa incoscienza
COMA: stato di completa incoscienza in cui il paziente è insensibile a ogni stimolo (mentre la funzione respiratoria e la funzione circolatoria, insieme alle altre funzioni vegetative, sono conservate).
CLAMPO: strumento che serve per comprimere e chiudere il lume di vasi sanguigni
CLAMPO: strumento che serve per comprimere e chiudere il lume di vasi sanguigni o di organi cavi al fine di prevenire il verificarsi di emorragie o la fuoruscita del contenuto durante lo svolgimento di un intervento operatorio.
CISTOSCOPIA: esame strumentale della vescica
CISTOSCOPIA: esame strumentale della vescica che si pratica facendo passare attraverso l'urètra uno speciale strumento, detto cistoscopie, il quale è dotato a un'estremità di un dispositivo che consente la visualizzazione delle pareti interne della vescica, distese da una soluzione fisiologica precedentemente introdotta. L'esame cistoscopico rappresenta una tappa necessaria per eseguire il cateterismo degli ureteri, grazie al quale si può arrivare a conoscere quale dei due reni è effettivamente malato, in caso, per esempio, di tubercolosi renale.
CISTI CIOCCOLATO: cisti contenente sangue
CISTI CIOCCOLATO: cisti contenente sangue più o meno alterato con aspetto scuro, catramoso, denso, dovuta alla presenza nell'ovaio di isole di tessuto con le stesse proprietà dell'endomètrio. Questi frammenti vanno incontro, nel corso del ciclo mestruale, alle stesse modificazioni cui va incontro l'endometrio della mucosa uterina: il prodotto, però, della mestruazione (sangue e frammenti necrotici di endometrio), invece di venire eliminato all'esterno attraverso il canale cervicale e la vagina, resta racchiuso all'interno del tessuto ovarico. Ripetendosi il fenomeno a ogni ciclo mestruale, l'isolotto di tessuto endometriale si trasforma gradualmente in cisti, che per il suo contenuto prende appunto il nome di cisti catramosa o cisti cioccolato e che aumenta di volume a ogni ciclo.
CIANOSI. colorazione azzurrastra visibile della cute
CIANOSI. colorazione azzurrastra visibile della cute delle mucose dovuta a un contenuto eccessivo nel sangue di emoglobina non ossigenata; è un sintomo tipico di numerose affezioni cardiache e respiratorie.
CHINESITERAPIA: terapia fisica basata sul movimento
CHINESITERAPIA: terapia fisica basata sul movimento: essa si effettua sulle articolazioni per ripristinare una corretta motilità dopo lunghe immobilizzazioni, oppure sui muscoli per ridare loro tono e trofismo (forza e volume normali).
CHERATOPLASTICA intervento chirurgico di trapianto della cornea
CHERATOPLASTICA intervento chirurgico di trapianto della cornea, che si effettua quando per una ragione qualsiasi si sia determinato un appannamento della cornea stessa, tale per cui non sia più possibile una visione nitida. Esso consiste nell'asportazione parziale o a tutto spessore della cornea alterata e nella sostituzione della parte asportata con una cornea trasparente. La cheratoplastica può essere perforante o non perforante secondo che la cornea venga asportata a tutto spessore o solo parzialmente.
CHEMIORECETTORI: raggruppamenti localizzati di cellule
CHEMIORECETTORI: raggruppamenti localizzati di cellule particolarmente sensibili alla composizione chimica del sangue e in particolare al suo contenuto in anidride carbonica.
CHEMIOPROFILASSI: prevenzione delle malattie infettive
CHEMIOPROFILASSI: prevenzione delle malattie infettive basata sulla somministrazione di farmachi (antibiotici, sulfamidici ecc.) attivi contro i germi che si sospetta possano infettare o abbiano infettato un soggetto.
CEFALEA: detta comunemente mal di testa
CEFALEA: detta comunemente mal di testa, è uno dei disturbi più comuni: lieve e passeggera in alcuni casi, violenta e persistente in altri, deve essere considerata un campanello di allarme se si presenta con notevole frequenza. Molto spesso non, è che uno dei sintomi, talvolta di secondaria importanza, di un gran numero di malattie, ma parecchie volte essa si presenta come l'unico sintomo o per lo meno come il sintomo di maggior rilievo. Le cefalee possono essere causate da tutte le malattie che danno ipertensione endocranica (tumori endocranici, meningiti ecc.), da sinusiti, mastoiditi, traumi cranici, sindrome premestruale, affaticamento della vista, artrosi cervicale ecc.
CAUTERIZZAZIONE: distruzione di un tessuto vivente
CAUTERIZZAZIONE: distruzione di un tessuto vivente effettuata, a scopo terapeutico, con un corpo arroventato; si usa anche nel senso di causticazione, sempre effettuata a scopo curativo.
CAUSTICAZIONE
CAUSTICAZIONE: applicazione di sostanze che, venendo a contatto con un tessuto e combinandosi chimicamente con i suoi componenti, ne determinano la distruzione, localizzata al punto di contatto.
CATETERISMO CARDIACO
CATETERISMO CARDIACO: esame complementare nella diagnosi di numerose affezioni cardiache; esso consiste nell'introduzione di una speciale sonda a livello di una vena del braccio destro e nello studio del percorso intracardiaco della sonda stessa, nonché delle pressioni registrate e dei dosaggi ematici effettuati a diverso livello.
CATALESSIA
CATALESSIA: particolare stato nel quale i muscoli non compiono più alcun movimento volontario e gli arti vengono mantenuti in qualsiasi posizione che venga loro data da altra persona.
CARTELLA CLINICA
CARTELLA CLINICA: contiene tutti i dati ottenuti con l'anamnesi. Su di essa compariranno giorno per giorno i dati che riguardano l'andamento clinico della malattia, i farmachi con le relative dosi e variazioni nel tempo, i dati quotidiani del polso, pressione e temperatura (diario clinico).
CARIE: malattia dei denti
CARIE: malattia dei denti che si manifesta con cavità che, estendendosi e approfondendosi, indeboliscono i denti e provocano processi settici à carico della polpa dentaria e l'insorgenza di un dolore che può diventare intollerabile.
CARDIOPALMO: sensazione di palpitazione al cuore,
CARDIOPALMO: sensazione di palpitazione al cuore, che compare di solito in soggetti particolarmente nervosi e che non rispecchia una vera e propria malattia.
CARBOIDRATI
CARBOIDRATI: sostanze composte di carbonio, ossigeno e idrogeno; esse costituiscono una delle tre categorie di alimenti semplici. (Vedi anche Glucidi e Zuccheri.)
CAPACITA VITALE: quantità d'aria che un soggetto riesce a espirare
CAPACITA VITALE: quantità d'aria che un soggetto riesce a espirare dopo aver compiuto precedentemente una profonda inspirazione; si determina con lo spirometro. I valori medi che si rinvengono nelle persone adulte sono circa 4,3 litri nell'uomo circa 3 litri nella donna.
CANNABISMO: uso abituale e prolungato della droga
CANNABISMO: uso abituale e prolungato della droga derivata dalla Canape indiana; esso determina uno stato di tossicomania che conduce a un inevitabile e progressivo decadimento psichico fisico.
CANAPA INDIANA
CANAPA INDIANA: pianta originaria dell'Asia centrale, ma che viene facilmente coltivata in molti Paesi, la cui droga è ricavata dai fiori della pianta femminile e prende nomi diversi secondo il Paese e il modo di preparazione (haschisch in Oriente in Africa, marijuana in America ecc.); il suo principio attivo è una fenolaldeide, detta cannabinolo.
CALCIOTONINA: ormone prodotto dalla tiroide
CALCIOTONINA: ormone prodotto dalla tiroide, scoperto nel 1962, la cui azione è esattamente opposta a quella del paratormone: essa provoca cioè un abbassamento del tasso di calcio nel sangue.
CAFFEINA
CAFFEINA: si tratta di una xantina appartenente al gruppo dei farmachi psicomotori o stimolanti della vigilanza, che viene impiegata come stimolante del sistema nervoso centrale.
CACHESSIA
CACHESSIA: stato di gravissimo e progressivo scadimento delle condizioni generali di un organismo, di solito conseguente a gravi malattie o a intossicazione.
BRUCELLOSI: malattia infettiva provocata dall'infezione con un batterio
BRUCELLOSI: malattia infettiva provocata dall'infezione con un batterio del genere Brucella, caratterizzata da una febbre tipica ad andamento ondulante e trasmessa da animali domestici, come buoi, pecore, capre e dai loro prodotti alimentari (latte, formaggi, burro ecc.).
BROMISMO: intossicazione cronica da bromuri
BROMISMO: intossicazione cronica da bromuri con euforia fatua, apatia, indeboliménto dell'attenzione e della memoria.
BOTULISMO: intossicazione provocata dall'ingestione di sostanze alimentari
BOTULISMO: intossicazione provocata dall'ingestione di sostanze alimentari contenenti le tossine del bacillo botulinico (Clostridium botulinum); essa dà sintomi gastrointestinali e, nei casi più gravi, a carico del sistema nervoso.
BLENORRAGIA: malattia venerea infettiva
BLENORRAGIA: malattia venerea infettiva prodotta dal gonococco di Neisser che, nella quasi totalità dei casi, si contrae per contagio sessuale e si manifesta con un'infiammazione acuta purulenta, localizzata alla mucosa uretrale maschile o femminile.
BIOMETRIA UMANA
BIOMETRIA UMANA'. scienza che ha per oggetto lo studio, con l'ausilio dell'analisi matematica e della statistica, delle caratteristiche misurabili di gruppi di individui e dei problemi relativi. Più precisamente, essa rappresenta quell'insieme di procedimenti che utilizzano un certo numero di misurazioni del corpo umano per tentare di dare una risposta ad alcune questioni pratiche, come la determinazione dei tipi costituzionali, il controllo delle nascite, la determinazione delle attitudini al servizio militare oppure alla pratica di alcune attività agonistiche ecc.
BILIRUBINA: pigmento che deriva dalla degradazione dell'emoglobina
BILIRUBINA: pigmento che deriva dalla degradazione dell'emoglobina contenuta nei globuli rossi. Essa viene ricercata nel sangue per mezzo della reazione di Hijmans Van den Bergh, che si pratica con due procedimenti diversi: la reazione diretta, per mettere in evidenza la bilirubina epatica (bilirubina diretta) la reazione indiretta per la bilirubina preepatica (bilirubina indiretta). L'aumento della bilirubina a reazione indiretta può essere dovuto a un'abnorme distruzione di globuli rossi con liberazione del pigmento in quantità superiori alla capacità del fegato di impadronirsene (anemie emolitiche), oppure a una mancanza dell'enzima glicoruniltransferàsi, in seguito alla quale le cellule epatiche non riescono a captare la bilirubina, pur essendo questa prodotta in quantità normali dalla distruzione dei globuli rossi.
BIGUANIDINE: farmaci antidiabetici
BIGUANIDINE: farmaci antidiabetici che agiscono direttamente sui tessuti, dove stimolano l'utilizzazione del glucosio.
BENZOPIRENE: idrocarburo policiclico cancerogeno
BENZOPIRENE: idrocarburo policiclico cancerogeno presente nei prodotti di scarico degli impianti di riscaldamento e delle automobili, nel fumo delle sigarette ecc.
BATTERI: microrganismi vegetali unicellulari
BATTERI: microrganismi vegetali unicellulari che prendono il nome di schizomiceti e che Arfologicamente possono presentare un aspetto ovale o tondeggiante (còcchi), bastonciniforme (bacilli), a spirale (spirilli), a forma di virgola (vibrioni). 1 cocchi a loro volta si possono riunire a due a due (diplococchi), in catenelle (streptococchi) o in grappoli (stafilococchi).
BASTONCMLI: elementi sensoriali della retina
BASTONCMLI: elementi sensoriali della retina, caratterizzati, insieme con i coni, dalla proprietà di trasformare l'energia luminosa, proveniente dall'esterno, in stimoli nervosi che, condotti alla corteccia cerebrale, determinano il senso della vista.
FARMACI BALSAMICI
BALSAMICI: farmaci che applicati esternamente o introdotti nell'organismo per via interna, vengono assorbiti e poi eliminati, oltre che per via renale, anche attraverso l'albero respiratorio su cui esplicano un'azione balsamica consistente in una facilitazione dell'espettorazione, in una diminuzione della secrezione bronchiale e della tosse e anche in un certo effetto antisettico.
BACINO: l'ampia cavità posta nella parte inferiore del tronco
BACINO: l'ampia cavità posta nella parte inferiore del tronco, delimitata tutt'intorno da pareti ossee: in avanti dai due pubi, ai lati dalle ossa iliache, dietro dal sacro e dal coccige. Esso è costituito da un distretto superiore, da uno medio e da uno inferiore. Nella donna, quando il distretto superiore è costituito da una parte anteriore di forma approssimativamente triangolare
da una parte posteriore molto appiattita, viene chiamato bacino androide. Il tipo fisico cui corrisponde questo bacino è caratterizzato da una statura piuttosto bassa, spalle larghe, vita scarsamente pronunciata, anche della stessa larghezza delle spalle, cosce e gambe muscolose. Esso può essere di ostacolo al normale svolgimento del parto.
da una parte posteriore molto appiattita, viene chiamato bacino androide. Il tipo fisico cui corrisponde questo bacino è caratterizzato da una statura piuttosto bassa, spalle larghe, vita scarsamente pronunciata, anche della stessa larghezza delle spalle, cosce e gambe muscolose. Esso può essere di ostacolo al normale svolgimento del parto.
mercoledì 29 aprile 2009
Tumore benigno IL FIBROMA DELL'UTERO
E' un tumore benigno, che trae origine dalle fibrocellule muscolari lisce dell'utero. Insorge quasi esclusivamente nell'età feconda, prevalentemente tra i 35 e i 50 anni, e più spesso nelle donne che non hanno partorito.
Esso inizia sotto forma di piccoli noduli, che si ingrandiscono molto lentamente: questi si trovano quasi sempre nel corpo dell'utero (nel 95 % dei casi), molto più raramente solo nel collo o nell'istmo.
Rispetto poi alla parete dell'utero, essi possono essere disposti in vario modo: se hanno sede nello spessore della muscolatura, si parla di fibromi interstiziali o intramurali (è questo il caso più frequente); se sono posti al disotto della mucosa, si hanno i fibromi sottomucosi; se, infine, si trovano al disotto del peritoneo (che ricopre la superficie esterna dell'utero), si hanno i. fibromi sottosierosi.
Sia i fibromi sottosierosi, sia quelli sottomucosi possono, dopo un certo tempo, sporgere sempre più verso la superficie esterna dell'utero nel primo caso, o verso la cavità nel secondo, e rimanere uniti all'organo solo per mezzo di un sottile peduncolo: si parlerà allora di fibromi peduncolati.
COCCIGODINIA - dolore della regione coccigea
COCCIGODINIA: Con questo termine si indica il dolore della regione coccigea, cioè del cosiddetto « codino ». Il coccige, costituito di tre rudimentali vertebre, si piega verso l'avanti contro il retto, è relativamente mobile e dà inserzione a legamenti e a muscoli che formano il piano perineale (fondo della cavità addominale).
Anche di questo molesto disturbo bisogna ricercare la causa in danni circolatori o infiammatori locali (il più delle volte emorroidi, procuri, fistole anali occulte) e non insistere nel giustificare l'insistente fastidio in danni intrinsechi dell'osso, fino a desiderare di farselo asportare come se fosse un'appendice non solo inutile, ma pericolosa.
SACRALGIA Dolore alla regione sacrale
SACRALGIA: Con il nome di sacralgia si indica il dolore riferito alla regione sacrale, quella cioè che costituisce la faccia posteriore del bacino, fra i glutei. Spesso fa parte del quadro della lombalgia, che si chiamerà alluna « lumbo3acralgia », in quanto non solo la muscolatura paravertebrale è interessata, ma anche la sua inserzione sul sacro. In questo caso non costituisce un quadro clinico particolare, ma segue le sorti della lombalgia.
Quando è proprio solo una sacralgia, l'origine è quasi sempre da ricercare in disturbi circolatori. L comune costatazione che il dolore mestruale è frequentemente sacrale, così come lo può essere il dolore determinato da lesioni dell'ultimo tratto dell'intestino (emorroidi, fistole anali, proctìti o infiammazioni dell'intestino retto ecc.).
Il dolore sacrale gravativo persistente che si ripresenta dopo affaticamento va quindi messo in relazione prima con eventuali danni ginecologici o intestinali e, solo dopo aver esclusi quelli, dovrà essere considerato come intrinseco dello scheletro e della muscolatura o delle radici spinali.
VOLVOLO INTESTINALE: rotazione di un'ansa intestinale
VOLVOLO INTESTINALE: rotazione di un'ansa intestinale sul suo peritoneo in corrispondenza della radice di quest'ultimo, con chiusura dell'alvo alle feci e ai gas e gravi disturbi circolatori.
VIZI CARDIACI: malattie cardiache congenite o acquisite
VIZI CARDIACI: malattie cardiache congenite o acquisite: le prime dovute a difetti di formazione del cuore o dei grossi vasi; le seconde dovute a lesione delle valvole cardiache per malattie che ne abbiano leso l'integrità (la più frequente è il reumatismo).
VITAMINE: sostanze organiche
VITAMINE: sostanze organiche, che l'organismo non può produrre da sé, indispensabili all'accrescimento e alla vita, la carenza di ognuna delle quali provoca caratteristici e ben distinti disturbi, a volte di estrema gravità.
VIRUS: elementi di dimensioni ridottissime
VIRUS: elementi di dimensioni ridottissime, al limite tra il mondo vivente e quello non vivente, incapaci di vita autonoma; essi sono formati da un involucro di proteine costituito da tante unità (capsòmeri) con all'interno un acido nucleico: ci sono virus che contengono ARN e altri, invece, ADN.
VACCINAZIONE: introduzione nell'organismo di batteri, virus
VACCINAZIONE: introduzione nell'organismo di batteri, virus (morti o vivi) oppure tossine opportunamente trattati, onde indurre la formazione di anticorpi specifici, che preserveranno l'individuo dalle corrispondenti malattie.
VACCINO: prodotto contenente un antigene, quindi, una volta introdotto, atto a far produrre all'organismo anticorpi, conferendogli una « immunità attiva ».
VACCINOPROFILASSI: prevenzione di una malattia infettiva attuata mediante vaccinazione.
UVEITI: malattie infiammatorie a carico dell'uvea
UVEITI: malattie infiammatorie a carico dell'uvea. Quest'ultima rappresenta la membrana intermedia del globo oculare ed è costituita da una porzione posteriore, la coroide, (la una porzione intermedia, il corpo ciliare, e da una anteriore, l'iride.
TRONI BOELASTOGRAFìA: tecnica di laboratorio
TRONI BOELASTOGRAFìA: tecnica di laboratorio che consente lo studio di alcuni processi della coagulazione, come il tempo di coagulazione, le modalità di formazione, l'elasticità e il tempo di rottura del coagulo.
TRAUMATOLOGIA: specialità chirurgica
TOSSE: è forse il sintomo più costante nelle malattie respiratorie
TOSSE: è forse il sintomo più costante nelle malattie respiratorie. La tosse può essere: secca, quando non è accompagnata da espettorazione; umida (detta anche grassa), quando invece è accompagnata da espettorazione: convulsiva, quando è costituita di una scarica di violenti colpi ravvicinati e seguiti da una rapida e rumorosa ispirazione (tipica della pertosse); abbaiante (cosiddetta perché ricorda un po' l'abbaiare di un cane) tipica di tutti gli attacchi di laringite acuta; emetizzante, accompagnata cioè da conati di vomito ecc.
TONI CARDIACI: rumori fisiologici caratteristici della rivoluzione cardiaca
TONI CARDIACI: rumori fisiologici caratteristici della rivoluzione cardiaca. Sono due: il « primo tono », dovuto alla contrazione delle pareti ventricolari e alla chiusura delle valvole atrio-ventricolari all'inizio della sistole; il « secondo tono », dovuto alla chiusura delle valvole semilunari aortiche e polmonari all'inizio della diastole.
TESSUTO
TESSUTO: è, un insieme di cellule simili per forma, funzione e derivazione. (La cellula è il più piccolo aggregato di materia vivente capace di autonomia.)
Nonostante la definizione di tessuto data, e valida come concetto generale, tessuti diversi per struttura e per funzione possono derivare da uno stesso foglietto embrionale mentre tessuti a struttura e a funzione molto simili possono derivare da foglietti germinativi differenti.
TERMOREGOLAZIONE
SVILUPPO EMBRIONALE
SVILUPPO EMBRIONALE: la cellula uovo fecondata, moltiplicandosi molto attivamente per mitosi, dà origine, nel primitivo embrione, ai cosiddetti tre foglietti germinativi primari, che, dall'esterno verso l'interno, rispettivamente sono: l'ectodèrma, il mesodèrma e l'endodèrma.
SUPERIMPREGNAZIONE
SUONO TIMPANICO
SUONO TIMPANICO: suono che si ottiene percuotendo su un organo che contenga soltanto aria (per esempio lo stomaco o l'intestino o anche il torace, quando in esso esistano cavità ripiene di aria come le caverne polmonari).
STROZZAMENTO ERNIARIO
STROZZAMENTO ERNIARIO: brusca costrizione, per opera di un cingolo strozzante, del viscere contenuto nell'ernia in modo da arrestare la circolazione sanguigna e provocare, se non si interviene chirurgicamente, necrosi e peritonite.
SORDOMUTISMO: particolare condizione per cui un bambino nato sordo
SORDOMUTISMO: particolare condizione per cui un bambino nato sordo, o divenuto sordo nei primissimi anni di vita, non impara a parlare, benché da un punto di vista anatomico e funzionale i suoi organi fonatori siano normali. Il bambino, cioè, affetto da sordomutismo, non impara a parlare perché non ode il linguaggio di chi lo circonda e quindi non lo riproduce. Il sordomutismo è perciò una malattia dell'orecchio, che viene curata insegnando a chi ne è affetto, la lettura labiale e utilizzando il residuo delle capacità uditive.
SIRINCOMIELIA: malattia neurologica
SIRINCOMIELIA: malattia neurologica caratterizzata dalla formazione di una cavità abnorme nella parte centrale del midollo spinale, di origine ancora sconosciuta; essa provoca la perdita della sensibilità termica e dolorifica.
SIMPATICOLITICI: detti anche adrenolitici
SIMPATICOLITICI: detti anche adrenolitici. Sono farmachi che hanno la proprietà di bloccare gli effetti della stimolazione delle fibre nervose simpatiche e quelli delle sostanze ad azione similare, con un meccanismo che sembra consistere nell'impedire all'adrenalina di penetrare nelle cellule degli organi stimolati attraverso una reazione chimica irreversibile.
SIERO-PROFILASSI
lunedì 27 aprile 2009
FLUTTER ATRIALE
FLUTTER ATRIALE: turba del ritmo cardiaco in cui il ritmo sinusale è sostituito (la un ritmo atriale a frequenza elevata, ma regolare, a differenza della fibrillazione atriale, dove il ritmo atriale è molto più elevato e irregolare. Degli stimoli che si dipartono dall'atrio, quelli che arrivano ai ventricoli hanno una successione regolare nel flutter, mentre hanno una successione del tutto irregolare e disordinata nella fibrillazione atriale.
FISTOLA
FISTOLA: tragitto congenito o acquisito in seguito a processi patologici che mette in comunicazione con la superficie cutanea o mucosa un organo situato in profondità oppure due organi vicini fra loro; solitamente dà passaggio a un secreto e non ha alcuna tendenza a guarire.
FLEBOCLISI
FLEBOCLISI: introduzione di forti quantità di liquido direttamente in vena. Può essere fisiologica, se contiene soluzione fisiologica; glucosata, se contiene una soluzione a varia concentrazione di glucosio. Può contenere inoltre numerosi altri medicamenti, secondo i casi.
FIMOSI: malformazione del pene
FIMOSI: malformazione del pene, caratterizzata da un'abnorme ristrettezza dell'orifizio del prepuzio, per cui il glande non può passarvi e quindi non può venire scoperto soprattutto al momento dell'erezione. Un certo grado di fimòsi è frequente nel bambino; se essa non scompare dopo la pubertà, deve essere corretta chirurgicamente per evitare le complicazioni che possono derivarne.
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