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domenica 20 settembre 2009
ATTINOTERAPIA
ATTINOTERAPIA [dal gr. aktís, raggio, e terapia]. - Metodo di cura di alcune malattie (rachitismo, affezioni tubercolari non polmonari, ecc.) con i raggi solari o più specialmente con i raggi ultravioletti prodotti da lampade ad arco fra elettrodi di mercurio.
ATROPINA Alcaloide di sapore amaro
ATROPINA [da Atropa, nome lat. della belladonna]. - Alcaloide di sapore amaro e di azione violenta che si estrae dalle radici di belladonna e da altri vegetali. L'A., isolata nel 1833 dal fisico Mein, è usata in dosi opportune (inferiori a 5 milligrammi) come analgesico. Il solfato di ATROPINA in soluzione acquosa, è impiegato in oculistica per dilatare la pupilla e facilitare l'esame dell'occhio. Gli avvelenamenti da ATROPINA si riconoscono immediatamente per la subitanea dilatazione delle pupille e si combattono con iniezioni di morfina, pilocarpina, ecc.
ATRESIA
ATRESIA - Mancanza della normale apertura (canale o orifizio) di alcune formazioni anatomiche (es. esofago, pupilla, ano, uretra, vagina). Nel caso di canali il neonato non può sopravvivere, nel caso di orifizi si procede all'immediata apertura chirurgica.
ATREPSIA - Malattia dei neonati
ATREPSIA [comp. di a priv., e del gr. thrépsis, nutrizione]. - Malattia dei neonati che deperiscono per la perdita della capacità di assimilare il cibo. Si manifesta con tipico aspetto senile, cute secca e rugosa, eritemi, ulcerazioni, ecc. La morte sopravviene per inanizione.
ASTIGMATISMO [dal gr. a priv., e stigma, punto]
ASTIGMATISMO [dal gr. a priv., e stigma, punto]. - Difetto dell'occhio o di uno strumento ottico, dovuto ad imperfezione nella curva dell'occhio o della lente, tale da far sì che un punto luminoso non dia un punto come immagine, ma una linea o una macchia confusa. Ciò avviene perché i raggi luminosi non convergono tutti nello stesso punto. L'ASTIGMATISMO si corregge con apposite lenti.
ASSUEFAZIONE
ASSUEFAZIONE. - In farmacologia, l'ASSUEFAZIONE dell'organismo ad un farmaco a motivo della sua continua somministrazione, diminuisce il grado di efficacia del farniaco stesso postulando la necessità di ricorrere a dosi sempre maggiori di esso. Talvolta l'ASSUEFAZIONE annulla del tutto l'azione del farmaco.
ASSIDERAMENTO
ASSIDERAMENTO [dal lat. med. assiderare, der. di sidus, astri, costellazione]. - Complesso di fenomeni conseguenti alla prolungata esposizione del corpo a basse temperature, caratterizzato da progressiva diminuzione della circolazione periferica, depressione, prostrazione che può condurre a morte. Terapia: respirazione artificiale, cardiocinetici, bagni a temperatura crescente (da 18` a 300, in parecchie ore).
ASPIRAZIONE endocavitaria
ASPIRAZIONE endocavitaria. - E' una tecnica terapeutica moderna per il drenaggio delle caverne tubercolari del polmone. Consiste nella infissione attraverso la parete toracica di un sondino che penetra in una caverna (sotto la guida dello schermo radioscopico), collegato ad un apparecchio aspirante. L'aspirazione drena il materiale patologico intracavitario all'esterno, e favorisce la cicatrizzazione che spesso è completa.
ASPERGILLOSI. - Malattia che può colpire l'uomo e alcuni animali
ASPERGILLOSI. - Malattia che può colpire l'uomo e alcuni animali, soprattutto gli uccelli; determina la formaáone nei polmoni di tubercoli simili a quelli della tubercolosi. L'ASPERGILLOSI polmonare e data dal fungo Aspergillus fuinigatus; i sintomi sono affini a quelli della broncopolmonite cronica. Terapia iodica e arsenobenzolica.
ASIMMETRIA
ASIMMETRIA [dal gr. asimmetría, mancanza di proporzioni]. - Difetto di proporzione fra due cose, o fra le parti di una stessa cosa. In med., si ha ASIMMETRIA quando un organo simmetrico si sposta rispetto all'asse di simmetria.
ASFISSIA
ASFISSIA [dal gr. asphixía, arresto del polso]. - Sospensione della funzione respiratoria, caratterizzata da imponenti sintomi di reazione, sino all'incoscienza, convulsioni, e infine la morte. Può essere dovuta a tutte quelle cause capaci di ostacolare i normali scambi gassosi tra i polmoni, l'aria ambiente, ed il sangue: ostacoli delle vie aeree, mancanza di aria respirabile, inspirazione di gas tossici, ecc. Nei primi momenti dell'ASFISSIA , può essere efficace ricorrere alla respirazione artificiale ed ai cardiocinetici.
ASCORBICO, acido. - Sostanza vitaminica solubile nell'acqua
ASCORBICO, acido. - Sostanza vitaminica solubile nell'acqua, la cui mancanza nell'organismo dell'uomo provoca lo scorbuto; nota anche con il nome di vitamina C., scorbutamina ed acido exuronico. E' il solo prodotto antiscorbutico naturale.
ASCITE - Versamento di liquido nella cavità addominale
ASCITE [dal gr. askités, der. da askós, otre]. - Versamento di liquido nella cavità addominale, dovuto a peritonite, cardiopatie scompensate, cirrosi epatica, malattie renali, compressione meccanica di vasi, ecc. E' accompagnato da sintomi evidenti di raccolta liquida nell'addome che può raggiungere proporzioni rilevanti. La cura, a seconda dei casi, prevede l'impiego di cardiotonici, diuretici, vitamine e raggi ultravioletti (terapia fisica); si fa ricorso alla paracentesi (svuotamento del cavo addominale) quando la quantità del liquido raccoltosi è imponente.
ASPIRINA. - Uno dei nomi commerciali dell'acido acetilsalicilico
ASPIRINA. - Uno dei nomi commerciali dell'acido acetilsalicilico; altra denominazione usata è quella di rodina. L'ASPIRINA si presenta sotto forma di cristalli bianchi e di sapore acidulo: è impiegata largamente come analgesico, antireumatico ed antipiretico, soprattutto nelle forme influenzali.
ASCESSO
ASCESSO [dal lat. abscessus, der. di abscéndere, andare via]. - Raccolta di pus in dipendenza di un processo infiammatorio purulento: normalmente rappresenta la reazione opposta dall'organismo alla penetrazione di germi piogeni (streptococchi, stafilococchi, ecc.). La cura comporta l'impiego di antibiotici ed eventualmente il ricorso all'incisione chirurgica. L'ASCESSO cronico è dovuto al bacillo della tubercolosi; l'ASCESSO di Brodie è proprio del canale midollare dell'osso. Altri ASCESSI di considerevole e gravità ed importanza sono quelli polmonari, cerebrali ed epatici.
ARTROSI [dal gr. árthron, articolazione]. - Malattia delle articolazioni
ARTROSI [dal gr. árthron, articolazione]. - Malattia delle articolazioni, detta anche degenerativa primaria o artrite deformante; appare solitamente in età avanzata. E possibile che restino colpite piu articolazioni contemporaneamente; quasi sempre si tratta delle anche, delle ginocchia e della colonna vertebrale. Fra le cause principali dell'ARTROSI si annoverano: l'usura fisiologica della cartilagine diartrodiale e alcuni disturbi di genere vario e complesso (circolatori, traumatici, carenzali, ecc.).
Assai frequente, nell'ARTROSI , è la sclerosi dei vasi sinoviali profondi. La malattia ha decorso afebbrile, piuttosto lento e progressivo; i sintomi consistono in crepitii ossei, dolori provocati e spontanei, ipertensione arteriosa, ecc. La cura è assai varia ( antireumatici, ormoni, diatermia, ultrasuoni, ecc.). Il Maluni coxae senile, l'ARTROSI emofilica (caratterizzata da fatti emorragici), sono tutte varietà dell'ARTROSI cronica primaria.
Assai frequente, nell'ARTROSI , è la sclerosi dei vasi sinoviali profondi. La malattia ha decorso afebbrile, piuttosto lento e progressivo; i sintomi consistono in crepitii ossei, dolori provocati e spontanei, ipertensione arteriosa, ecc. La cura è assai varia ( antireumatici, ormoni, diatermia, ultrasuoni, ecc.). Il Maluni coxae senile, l'ARTROSI emofilica (caratterizzata da fatti emorragici), sono tutte varietà dell'ARTROSI cronica primaria.
ARTICOLAZIONE. - L'insieme degli organi e tessuti
ARTICOLAZIONE. - L'insieme degli organi e tessuti che concorrono a formare la giuntura di due o più ossa. Si suddividono in sinartrosi e suture, quando sono immobili (ad es., le ARTICOLAZIONI del cranio); anfiartrosi o sinfisi, quando permettono movimenti di limitatissima estensione (ad es., ARTICOLAZIONI delle ossa del bacino); diartrosi, quando i capi ossei a contatto sono chiusi in una capsula fibrosa ove scorre un liquido lubrificante (sinovia) e consentono movimenti più estesi, a cerniera, a sella, a snodo (ARTICOLAZIONI delle ossa degli arti).
ARTERIOSCLEROSI. - Malattia delle arterie
ARTERIOSCLEROSI. - Malattia delle arterie dovuta a profonde alterazioni e degenerazione della loro parete, predisposta da fattori ereditari e costituzionali, età, intossicazioni esogene (piombo, tabacco, alcool, ecc.) ed endogene (alterazioni del ricambio lipidico), infezioni, traumi, congelamenti, squilibri tensivi, surmenage fisico o mentale; caratterizzata da una sintomatologia varia in rapporto alla estensione ed intensità delle lesioni nei singoli apparati: stanchezza, cefalea, insonnia, alterazioni dell'udito e della vista, disartria, parafasia, amnesie, sonnolenza, apatia o irritabilità, sino a gravi forme mentali, palpitazioni, respiro periodico, acroparestesie (dito morto), talora sindrome anginosa (localizzazione alle coronarie), claudicazione intermittente (local. agli arti inferiori), angina addominale (local. celiaca), ed infine aspetto senile, deperimento, pallore o congestione, arterie visibili allungate e tortuose, dure, di calibro irregolare, ed altri segni funzionali ed obbiettivi rilevabili alle comuni indagini semeiotiche.
ARTERIA
ARTERIA [dal gr. arteria, canna della gola]. - Vaso sanguifero che porta il sangue dal cuore alla periferia, formato da tre tuniche concentriche: una tunica esterna di tessuto connettivo lasso, una tunica niedia con fibre elastiche ed una tunica intima caratterizzata da una lamina endoteliale. Le ARTERIA principali sono: l'aorta, che si diparte dal ventricolo sinistro, le succlavie e le polmonari (sinistra e destra), la cefalica, la temprale, ecc.
Per anal., è detta ARTERIA una grande strada o una importante linea ferroviaria, di traffico intenso.
Per anal., è detta ARTERIA una grande strada o una importante linea ferroviaria, di traffico intenso.
Anidride ARSENIOSA
ARSENIOSA, anidride. - Detta comunemente arsenico bianco, ha formula As, 0, Si ottiene bruciando in presenza d'aria l'arsenico e per arrostimento dei minerali che lo contengono. E' solubile in acqua, ha sapore dolce ed è velenosa. E' stata impiegata in medicina per curare la sifilide, e nella preparazione dei composti arsenicali; se ne fa uso in tintoria come mordente, nella stampa di arazzi e tappeti e come insetticida.
AROMI. - Sostanze, profumate
AROMI. - Sostanze, profumate, di odore grato penetrante, usate in profumeria, in liquoreria, in farmacia e in culinaria. Alcune sono di origine animale (muschio marino, ambra, ecc.), ma nella maggior parte provengono dal regno vegetale (assenzio, anice, benzoino, mirra, finocchio, lauro, vaniglia, zafferano, zenzero, noce moscata, origano, ecc.). In med. vengono impiegate come eccitanti, narcotici, astringenti, antispasmodici.
ARGENTINE - Minerale, solfuro d'argento
ARGENTINE. - Minerale, solfuro d'argento. (Ag, S); durezza 2-2,5; peso specifico 7,3. Di color grigio piombo scuro; contiene argento nella misura dell'87%. Si trova in filoni in Sardegna (Sarrabus), Ungheria, Messico, Cile, Australia e Boemia.
APPENDICITE. - Infiammazione dell'appendice
APPENDICITE. - Infiammazione dell'appendice ileo-cecale, della quale si conoscono due forme: una acuta, le cui cause sono diverse e non sempre facili da stabilirsi (calcoli fecali, stasi intestinale, microbi, allergie, ecc.), caratterizzata da dolore bruscamente insorgente in sede addominale, nausea, vomito, febbre irregolare, e sospensione della funzione intestinale; l'altra cronica, con dolori in sede caratteristica, nausea, febbricola, dimagramento, stipsi, ecc. La cura è in genere chirurgica (appendicectomia).
APOPLESSIA - perdita della coscienza, della sensibilità, e della mobilità
APOPLESSìA [der. dal gr. apoplesso, colpire]. Subitanea perdita della coscienza, della sensibilità, e della mobilità, causata da emorragia, embolia, o trombosi cerebrale. Raramente mortale la interrompe la forma espositiva del suo da però sovente paralisi e disturbi generali, più o meno gravi.
ANTROPOMORFISMO
ANTROPOMORFISMO [dal gr. ánthropos, uomo, e morfè, forma]. - Tendenza riscontrabile presso quasi tutte le dottrine filosofiche e religiose per cui la divinità viene rappresentata sotto forma e apparenza umana, o con le medesime passioni che agitano l'animo dell'uomo. Può distinguersi un ANTROPOMORFISMO a carattere convenzionale e metaforico, per cui il fedele si rivolge alla divinità come a persona umana e con modi umani (convenzionale è l'ANTROPOMORFISMO introdotto dalla chiesa cattolica); e un ANTROPOMORFISMO radicale o dogmatico che concepisce gli dèi realmente sotto spoglie umane (l'ANTROPOMORFISMO del politeismo greco).
ANTROPOMETRIA
ANTROPOMETRIA [dal gr. ánthropos, uomo, e métron, misura]. - Branca dell'antropologia che studia il corpo umano sotto l'aspetto delle dimensioni e proporzioni delle diverse parti, in rapporto ai sessi ed ai vari gruppi etnici (biometria antropologica o antropo-biometria). L'ANTROPOMETRIA ebbe notevole sviluppo con C. Lombroso (ANTROPOMETRIA criminale) e ANTROPOMETRIA Bertillon (ANTROPOMETRIA segnaletica).
ANTROPOLOGIA
ANTROPOLOGIA [dal gr. ánthropos, uomo e loghia, scienza]. - Studio del genere umano considerato nel suo insieme, nei suoi particolari, e nei suoi rapporti con il resto della natura.
I primi studi sull'uomo risalgono ad Aristotele, ma le basi moderne della scienza antropologica cominciarono a formarsi nel Rinascimento, soprattutto per merito di Andrea Vesalio (15131564); lo sviluppo sistematico degli studi di ANTROPOLOGIA é però di data più recente.
Le prime opere scientifiche di rilievo sono quelle di G. F. Blumenbach (1775) e di E. Kant (Antropologia, 1798). J. van der Hoeven 'olandese, può essere considerato il fondatore della craniometria (1837); quasi contemporaneamente un nuovo sistema per la misurazione del cranio veniva proposto da S. G. Mortori (1839). Fra i più grandi antropologi del XIX sec. furono J. L. de Quatrefages e P. Broca. Con Darwin l'indagine antropologica affrontò anche il problema della origine dell'uomo.
I primi studi sull'uomo risalgono ad Aristotele, ma le basi moderne della scienza antropologica cominciarono a formarsi nel Rinascimento, soprattutto per merito di Andrea Vesalio (15131564); lo sviluppo sistematico degli studi di ANTROPOLOGIA é però di data più recente.
Le prime opere scientifiche di rilievo sono quelle di G. F. Blumenbach (1775) e di E. Kant (Antropologia, 1798). J. van der Hoeven 'olandese, può essere considerato il fondatore della craniometria (1837); quasi contemporaneamente un nuovo sistema per la misurazione del cranio veniva proposto da S. G. Mortori (1839). Fra i più grandi antropologi del XIX sec. furono J. L. de Quatrefages e P. Broca. Con Darwin l'indagine antropologica affrontò anche il problema della origine dell'uomo.
ANTISTAMINICI
ANTISTAMINICI. - Sostanze di sintesi scoperte da Bovet nel 1937; appartenenti a serie chimiche molto diverse. Hanno l'effetto di bloccare l'azione dannosa dell'istamina (detti anche anti allergici) che si libera nei tessuti in occasione di una crisi anafilattica o allergica. Gli ANTISTAMINICI trovano il loro principale campo di applicazione nelle malattie allergiche. Rispondono bene al trattamento antistaminico, l'orticaria, le dermatiti da contatto, la febbre da fieno.
ANTISPASTICI
ANTISPASTICI. - I farmaci che hanno la proprietà di provocare il rilasciamento delle fibre muscolari liscie specialmente quando queste si trovano in stato di contrattura spastica.
Alcuni agiscono direttamente sulla fibra muscolare provocandone il rilasciamento e vengono chiamati miolitici o spasmolitici (per es.: papaverina); altri agiscono inibendo lo stimolo nervoso che provoca la contrattura delle fibre muscolari liscie e sono detti anche parasimpaticolitici o antivagali (per es. atropina e antivagali di sintesi).
Vengono adoperati con vantaggio per combattere le coliche viscerali.
Alcuni agiscono direttamente sulla fibra muscolare provocandone il rilasciamento e vengono chiamati miolitici o spasmolitici (per es.: papaverina); altri agiscono inibendo lo stimolo nervoso che provoca la contrattura delle fibre muscolari liscie e sono detti anche parasimpaticolitici o antivagali (per es. atropina e antivagali di sintesi).
Vengono adoperati con vantaggio per combattere le coliche viscerali.
ANTISETTICI
ANTISETTICI. - Sostanze capaci di distruggere i germi patogeni delle infezioni e putrefazione. Si distinguono in ANTISETTICI per uso esterno o chirurgici (permanganato di potassio, acido fenico) ed ANTISETTICI per uso interno — intestinali, urinari, polmonari, ecc. — (mercurio, bismuto, arsenobenzoli).
ANTIORMONI
ANTIORMONI. - In seguito a somministrazione prolungata di alcuni ormoni di natura proteica, compaiono nel sangue delle sostanze, gli ANTIORMONI che neutralizzano l'ormone iniettato ostacolandone le sue azioni. Gli ANTIORMONI vengono ottenuti dagli animali e anche dall'uomo. La loro origine non è nota. Non si è riusciti fino ad oggi ad evitare la formazione di ANTIORMONI conseguente a somministrazione prolungata di ormoni proteici.
ANTIFOLICI
ANTIFOLICI. - Farmaci il cui meccanismo di azione principale consiste nel bloccare la trasformazione dell'acido Eolico in acido folinico, sostanza necessaria per lo sviluppo e la moltiplicazione delle cellule del sangue ma soprattutto nelle cellule di alcuni tipi di leucemia. I loro effetti in terapia sono palliativi.
ANTICORPI. - Sostanze elaborate dall'organismo come difesa
ANTICORPI. - Sostanze elaborate dall'organismo come difesa quando avvenga l'introduzione di un antigene. Sono di massima importanza nelle reazioni immunitarie, e si distinguono in gruppi a seconda delle loro proprietà: antitossine, antifermenti, agglutinine, citotossine, gli antienzimi, ecc. Queste reazioni hanno permesso applicazioni diagnostiche e terapeutiche.
ANTICONGELANTI- Prodotti chimici usati per impedire il congelamento dell'acqua
ANTICONGELANTI. - Prodotti chimici usati per impedire il congelamento dell'acqua nei radiatori delle automobili. Nei climi freddi si sostituisce all'acqua pura, che congelerebbe al di sotto di C'C., una miscela acqua-alcool metilico, che ha lo scopo d'abbassare a —12'C il punto di congelamento.
ANTIBIOTICI
ANTIBIOTICI [dal gr. comp. di antí e biosis, vita]. - Da antibiosi, termine coniato verso la fine del XIX sec. per indicare una relazione attivamente antagonista di un organismo verso un altro, in opposizione alla relazione di simbiosi (o parassitismo). Furono poi detti ANTIBIOTICI , particolari sostanze elaborate da alcuni micro-organismi (batteri, muffe, attinomiceti, ecc.), capaci di impedire la vita e lo sviluppo di altri microrganismi patogeni: fenomeno già noto e di prevista utilità terapeutica sin dai tempi di Pasteur, ma solo recentemente portato a pratica utilità con la produzione di un ANTIBIOTICI (penicillina),
ANTIALLIERGICI
ANTIALLIERGICI. - Farmaci usati per combattere quelle malattie di natura allergica o presunta tale. Sono ANTIALLIERGICI: l'adrenalina, l'efedrina, la atropina, i sali solubili di calcio, gli antistaminici e altri farmaci detti desensibilizzanti.
ANNESSITE
ANNESSITE. - Infiammazione degli annessi dell'utero (salpinge ed ovaio); possono aversi ANNESSITI semplici, cistiche e tubercolari. La cura è varia (siero, vaccino, crenoterapia, ecc.).
ANNEGAMENTO. - Asfissia acuta
ANNEGAMENTO. - Asfissia acuta determinata dalla penetrazione di liquido nell'albero respiratorio. Il soccorso consiste nella RESPIRAZIONE artificiale e nel favorire il deflusso del liquido con una declive posizione del capo.
ANIMISMO. - Dottrina medica
ANIMISMO. - Dottrina medica di G. E. Stahl (1669-1734) e perciò detta anche stahlianismo, secondo cui l'unica causa dell'attività corporea sarebbe da ricercarsi nell'anima (ne derivava la nessuna importanza dei fenomeni fisici e chimici).
Il termine fu ripreso nel 1867 da E.B. Tylor, per indicare la credenza dei popoli primitivi per cui tutti gli oggetti materiali, miche quelli inorganici ed inanimati, possiederebbero un'anima: da ciò l'importanza del culto dei morti e delle anime, elemento originario posto a fondamento di tutte le credenze religiose al loro sorgere.
Il termine fu ripreso nel 1867 da E.B. Tylor, per indicare la credenza dei popoli primitivi per cui tutti gli oggetti materiali, miche quelli inorganici ed inanimati, possiederebbero un'anima: da ciò l'importanza del culto dei morti e delle anime, elemento originario posto a fondamento di tutte le credenze religiose al loro sorgere.
ANILINA. - Composto organico (C, H, NH,)
ANILINA. - Composto organico (C, H, NH,), chimicamente detta fenilammina, ottenuto dal benzene C,FI, per sostituzione di un atomo di idrogeno col gruppo amminico — NH2- è una sostanza oleosa, bolle a 184" C, è incolore e di odore acre e nauseante. Industrialmente si ottiene dal benzolo. Il suo uso trova limitazioni perché molto tossica. È impiegata nella industria. delle sostanze coloranti, degli esplosivi e dei prodotti farmaceutici.
ANIDRITE. - Solfato di calcio anidro (Ca SO,)
ANIDRITE. - Solfato di calcio anidro (Ca SO,) che si trova allo stato naturale. Esposto all'aria ed all'umidità, assorbe acqua di cristallizzazione trasformandosi in gesso. Si trova in giacimenti di sali in Austria e in Germania, e anche come costituente di rocce, a formare marmi pregiati come nella volpinite o bardiglio. Può essere incolore, azzurro o giallo. Le qualità migliori sono usate come materiale da decorazione. Durezza 3:-3,5; peso specif. 2,85=2,90.
ANGINA PECTORIS
ANGINA PECTORIS [lat.: « angina di petto »]. - Sindrome stenocardica caratterizzata da un dolore precordiale vivissimo, con irradiazione alla spalla, al collo, ed al braccio sinistro, sensazione angosciosa, senso di morte imminente, pallore, ecc. È causata da obliterazione o spasmo delle arterie coronarie (da arterite, arterioseleresi, ecc.).
Il dolore può insorgere in seguito a sforzo (ANGINA da sforzo) oppure, più raramente, in condizione di riposo (ANGINA da decubito). La cura consiste nella maggiore irrorazione del miocardio previa dilatazione delle arterie coronarie, mediante impiego di farmachi ad azione rapida ed 'Intensa: la somministrazione di trinitrina o di nitrito di anile durante gli accessi determina generalmente la rapida scomparsa del dolore. Nelle forme più gravi si possono tentare alcuni interventi chirurgici.
Il dolore può insorgere in seguito a sforzo (ANGINA da sforzo) oppure, più raramente, in condizione di riposo (ANGINA da decubito). La cura consiste nella maggiore irrorazione del miocardio previa dilatazione delle arterie coronarie, mediante impiego di farmachi ad azione rapida ed 'Intensa: la somministrazione di trinitrina o di nitrito di anile durante gli accessi determina generalmente la rapida scomparsa del dolore. Nelle forme più gravi si possono tentare alcuni interventi chirurgici.
sabato 19 settembre 2009
ANEURISMA
ANEURISMA [dal gr. anéurisma, dilatazione]. - Dilatazione circoscritta permanente di un vaso sanguigno, solitamente un'arteria, causata da diminuita resistenza ed elasticità della parete, di varia forma (cilindrica, fusiforme, a sacco) e dimensioni variabili, pericolosa per la possibilità di rottura con conseguente emorragia interna anche istantaneamente mortale.
Dicesi falso ANEURISMA quando il sangue fuoriuscito da una lacerazione arteriosa (ematoma) forma una pseudocapsula (ematoma incistato), che può restare in comunicazione con il lume vasale, simulando la sintomatologia di un ANEURISMA Causa dell'ANEURISMA sono l'arteriosclerosi, la sifilide, i traumi e le embolie infettive.
Dicesi falso ANEURISMA quando il sangue fuoriuscito da una lacerazione arteriosa (ematoma) forma una pseudocapsula (ematoma incistato), che può restare in comunicazione con il lume vasale, simulando la sintomatologia di un ANEURISMA Causa dell'ANEURISMA sono l'arteriosclerosi, la sifilide, i traumi e le embolie infettive.
ANESTESIA
ANESTESIA. - Pratica in uso nei diversi rami della chirurgia, dell'ostetricia, dell'oculistica, ecc., per rendere insensibile al dolore tutto o una determinata parte del corpo umano (ANESTESIA generale o narcosi, ed ANESTESIA locale).
La prima idea dell'ANESTESIA artificiale fu suggerita dalla scoperta delle proprietà anestetiche del protossido d'azoto fatta da Humphrey Davy nel 1798. Il sistema di ANESTESIA con impiego dell'etere si attribuisce all'americano Jackson, che avrebbe applicato il metodo nel 1846, ed al francese Maigaigne, il quale avrebbe incominciato ad usare l'etere nel 1847. Il cloroformio venne scoperto nel 1831 da Soubeiran, ma impiegato più tardi.
Da ANESTESIA si ha anestetico: sostanza avente la proprietà di estinguere totalmente, o di diminuire temporaneamente la sensibilità di una parte, o di tutto il corpo. L'impiego degli anestetici è attualmente assai géneralizzato: va, infatti, dal comune mal di capo (per il quale si adoperano pastiglie o tabloidi o compresse di varia natura), al parto indolore realizzato con diversi sistemi secondo il fisico e la personalità delle pazienti.
I principali anestetici in uso dopo il 1847, epoca nella quale si incominciò ad impiegare l'etere nelle operazioni chirurgiche, sono stati il cloroformio, l'aldeide, il protossido di azoto, il bicloruro di metilene, il tetracloruro di carbonio, la cocaina, la novocaina, la stovaina, il veronal, l'etilene, il vinotene e il pentotal.
La prima idea dell'ANESTESIA artificiale fu suggerita dalla scoperta delle proprietà anestetiche del protossido d'azoto fatta da Humphrey Davy nel 1798. Il sistema di ANESTESIA con impiego dell'etere si attribuisce all'americano Jackson, che avrebbe applicato il metodo nel 1846, ed al francese Maigaigne, il quale avrebbe incominciato ad usare l'etere nel 1847. Il cloroformio venne scoperto nel 1831 da Soubeiran, ma impiegato più tardi.
Da ANESTESIA si ha anestetico: sostanza avente la proprietà di estinguere totalmente, o di diminuire temporaneamente la sensibilità di una parte, o di tutto il corpo. L'impiego degli anestetici è attualmente assai géneralizzato: va, infatti, dal comune mal di capo (per il quale si adoperano pastiglie o tabloidi o compresse di varia natura), al parto indolore realizzato con diversi sistemi secondo il fisico e la personalità delle pazienti.
I principali anestetici in uso dopo il 1847, epoca nella quale si incominciò ad impiegare l'etere nelle operazioni chirurgiche, sono stati il cloroformio, l'aldeide, il protossido di azoto, il bicloruro di metilene, il tetracloruro di carbonio, la cocaina, la novocaina, la stovaina, il veronal, l'etilene, il vinotene e il pentotal.
ANEMIA. - Malattia del sangue (emopatia)
ANEMIA. - Malattia del sangue (emopatia) caratterizzata da diminuzione del numero di globuli rossi (oligo-citoemia) o dell'emoglobina (oligo-cromoemía). Le diverse forme esistenti di ANEMIE si prestano a vari criteri di classificazione. Relativamente alla causa che le ha prodotte, si dicono secondarie quelle ANEMIE che dipendono da causo conosciute (tumore, emorragia, malaria, gravidanza, intossicazioni, ecc.) e che sono pertanto un sintomo della malattia fondamentale che le ha causate; primarie od essenziali sono invece le ANEMIE di cui non è nota la causa.
Relativamente al valore globulare (che esprime la quantità di emoglobina contenuta in ogni globulo rosso), le ANEMIE si suddividono in ipocromiche, normocromiche ed ipercromiche secondo che il valore globulare stesso risulti inferiore, pari superiore ad I. I sintomi più generali e comuni dell'ANEMIA sono: la sudorazione abbondante, la spossatezza, il pallore. La cura è diversa secondo le cause: nelle forme di ANEMIA secondaria si dovrà combattere la causa principale.
Negli altri casi il più delle volte si dovrà ricorrere ad una buona nutrizione, alla vita all'aperto, ed a ricostituenti a base di arsenico, ferro, estratti epatici, ecc.
L ANEMIA perniciosa è una grave forma di ANEMIA ipercromica (che presenta, cioè, una colorazione dei globuli rossi superiore a quella normale) dovuta ad alterazione degli organi ematopoietici (midollo, milza, ecc.) come conseguenza della mancanza, nell'organismo ammalato, di una sostanza (principio intrinseco di Castle) secreta dalle ghiandole dello stomaco e del duodeno.
L'ANEMIA infantile, dovuta a privazioni, rachitismo, scrofola, oppure a disturbi digestivi, si cura con trattamento ferruginoso ed alimentazione adeguata (purè di lenticchie, tuorli di uovo, ecc.).
Relativamente al valore globulare (che esprime la quantità di emoglobina contenuta in ogni globulo rosso), le ANEMIE si suddividono in ipocromiche, normocromiche ed ipercromiche secondo che il valore globulare stesso risulti inferiore, pari superiore ad I. I sintomi più generali e comuni dell'ANEMIA sono: la sudorazione abbondante, la spossatezza, il pallore. La cura è diversa secondo le cause: nelle forme di ANEMIA secondaria si dovrà combattere la causa principale.
Negli altri casi il più delle volte si dovrà ricorrere ad una buona nutrizione, alla vita all'aperto, ed a ricostituenti a base di arsenico, ferro, estratti epatici, ecc.
L ANEMIA perniciosa è una grave forma di ANEMIA ipercromica (che presenta, cioè, una colorazione dei globuli rossi superiore a quella normale) dovuta ad alterazione degli organi ematopoietici (midollo, milza, ecc.) come conseguenza della mancanza, nell'organismo ammalato, di una sostanza (principio intrinseco di Castle) secreta dalle ghiandole dello stomaco e del duodeno.
L'ANEMIA infantile, dovuta a privazioni, rachitismo, scrofola, oppure a disturbi digestivi, si cura con trattamento ferruginoso ed alimentazione adeguata (purè di lenticchie, tuorli di uovo, ecc.).
ANATOMIA - Scienza che studia la morfologia degli esseri organici
ANATOMIA [dal gr. anatomé, dissezione]. -Scienza che studia la morfologia degli esseri organici, animali e vegetali.
L'anatomia normale studia i vari organi e apparati di organismi sani: (nell'istologia studia i tessuti, nella citologia le cellule).
L'anatomia patologica indaga sulle deformazioni degli organismi malati.
L'anatomia speciale o sistematica studia i singoli organi.
l'anatomia topografica ne studia i reciproci rapporti.
L'anatomia chirurgica riguarda gli interventi e pratica gli studi sul cadavere.
L'anatomia comparata studia l'evoluzione morfologica degli organismi nella filogenesi e nella ontogenesi.
Le pratiche anatomiche del tempo più antico furono riassunte e codificate per la prima volta dal medico romano Galeno (II sec. d.C.). Lo studio dell'anatomia languì il durante il M.E. a motivo della diffusa convinzione che la pratica della dissezione dei corpi fosse sacrilega. Durante l'età umanistica la scienza dell'anatomia progredì invece rapidamente. Tra i più famosi studiosi italiani di anatomia furono il Malpighi ed il Morgagni.
L'anatomia normale studia i vari organi e apparati di organismi sani: (nell'istologia studia i tessuti, nella citologia le cellule).
L'anatomia patologica indaga sulle deformazioni degli organismi malati.
L'anatomia speciale o sistematica studia i singoli organi.
l'anatomia topografica ne studia i reciproci rapporti.
L'anatomia chirurgica riguarda gli interventi e pratica gli studi sul cadavere.
L'anatomia comparata studia l'evoluzione morfologica degli organismi nella filogenesi e nella ontogenesi.
Le pratiche anatomiche del tempo più antico furono riassunte e codificate per la prima volta dal medico romano Galeno (II sec. d.C.). Lo studio dell'anatomia languì il durante il M.E. a motivo della diffusa convinzione che la pratica della dissezione dei corpi fosse sacrilega. Durante l'età umanistica la scienza dell'anatomia progredì invece rapidamente. Tra i più famosi studiosi italiani di anatomia furono il Malpighi ed il Morgagni.
giovedì 17 settembre 2009
AFTA epizootica. - Malattia infettiva del bestiame
AFTA epizootica. - Malattia infettiva del bestiame, causata da un microrganismo filtrabile e caratterizzata dalla comparsa di vescicole e poi di piaghe sulle mucose e sulla pelle delle estremità, con febbre e facili complicazioni. Nelle epizoozie gravi, colpisce il 90-95% degli animali con una mortalità elevata (23%). Esistono precise norme di polizia sanitaria atte a ridurre la diffusione del male. L'AFTA epizootica si può trasmettere anche all'uomo, e si cura con medicazioni locali astringenti e disinfettanti.
ALCALOIDI. - Sostanze organiche azotate
ALCALOIDI. - Sostanze organiche azotate, in genere contenute nelle piante e qualche volta anche negli animali. Hanno natura basica, non si trovano allo stato puro, ma in genere si trovano combinati con acidi inorganici o organici quali l'acido citrico, tannico, malico, chinico, ecc. dai quali si liberano trattandoli con calce spenta.
Sono sostanze tossiche, eccitanti del sistema nervoso, ovvero calmanti o paralizzanti; in piccole dosi possono avere impiego in medicina. Se ne conoscono oltre duecento; i più importanti sono: morfina, codeina, cocaina, caffeina, nicotina, stricnina, chinino, atropina, creatina, adrenalina, xantina, ecc. Usati come oppiacei sono la morfina, la codeina, la papaverina, la eroina, la narcotina, la tebaina, ecc.
Sono sostanze tossiche, eccitanti del sistema nervoso, ovvero calmanti o paralizzanti; in piccole dosi possono avere impiego in medicina. Se ne conoscono oltre duecento; i più importanti sono: morfina, codeina, cocaina, caffeina, nicotina, stricnina, chinino, atropina, creatina, adrenalina, xantina, ecc. Usati come oppiacei sono la morfina, la codeina, la papaverina, la eroina, la narcotina, la tebaina, ecc.
ALBUMINURIA. - Presenza di albumina nelle urine
ALBUMINURIA. - Presenza di albumina nelle urine, rilevabile a mezzo di speciali prove (ebollizione, prova di Heller, ecc.), o di speciali strumenti (albuminometri); sintomo di varie condizioni patologiche renali o generali (nefrosi acuta, albuminuria postnetritica, albuminuria infettiva, ecc.), o di particolari condizioni dell'organismo (albuminuria gravidica, albuminuria ortostatica, ecc.). La cura deve indirizzarsi a rimuovere la malattia o le cause che provocano l'albuminuria.
ALBUMINOIDI (o seleroproteine)
ALBUMINOIDI (o seleroproteine). - Sostanze proteiche, simili per le proprietà e l'aspetto all'albumina, aventi molecola assai complessa, che entrano come costituenti principali negli organismi animali e vegetali, a far parte di tessuti di sostegno, come cartilagini, ossa, sostanze cornee. ecc.
Fra le più note: la cheratina, la condrina, l'osseina, i collageni. Sono formate da atomi di carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno e zolfo; insolubili in acqua, si coagulano se riscaldate; secche si presentano come una polvere bianca in genere amorfa. Sono anche dette albumine tegunientali.
Fra le più note: la cheratina, la condrina, l'osseina, i collageni. Sono formate da atomi di carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno e zolfo; insolubili in acqua, si coagulano se riscaldate; secche si presentano come una polvere bianca in genere amorfa. Sono anche dette albumine tegunientali.
ALBUMINA. - Sostanza proteica con alto contenuto in zolfo
ALBUMINA. - Sostanza proteica con alto contenuto in zolfo, costituita da quasi tutti gli amminoacidi noti, che si trova come costituente principale nelle cellule e nelle secrezioni animali. Le ALBUMINE secche si presentano in polvere gialliccia, sono coagulabili, solubili in acqua priva di sali.
Trovano impiego in farmacia, in medicina come antidoto negli avvelenamenti, nella stampa dei tessuti, nella preparazione di carte fotografiche, nella chiarificazione dei vini e dei liquori.
La loro presenza nella urina è indice di uno stato patologico. Si distinguono in lattoalbumina, contenuta nel latte da cui si estrae; albume o bianco d'uova; siero-albumina, contenuta nel sangue e nella linfa dei vertebrati.
Trovano impiego in farmacia, in medicina come antidoto negli avvelenamenti, nella stampa dei tessuti, nella preparazione di carte fotografiche, nella chiarificazione dei vini e dei liquori.
La loro presenza nella urina è indice di uno stato patologico. Si distinguono in lattoalbumina, contenuta nel latte da cui si estrae; albume o bianco d'uova; siero-albumina, contenuta nel sangue e nella linfa dei vertebrati.
ALBINISMO ( albinus, bianchiccio, lattiginoso )
ALBINISMO [dal tardo lat. albinus, bianchiccio, lattiginoso]. - Anomalia consistente nella diminuzione o nella mancanza totale di pigmento, ossia di materia colorante della pelle, dei capelli, degli occhi. Il fenomeno dell'ALBINISMO prende anche il nome di leucopatia (dal gr. leukos, bianco e pathos, malattia) e, negli uomini, e frequente soprattutto fra i negri. Nei vegetali l'ALBINISMO attacca soprattutto le foglie e la corolla. Alcuni animali sono soggetti periodicamente all'ALBINISMO (lepre alpina, ermellino, ecc.).
AKAMUSHI (o febbre fluviale del Giappone). - Malattia parassitaria
AKAMUSHI (o febbre fluviale del Giappone). - Malattia parassitaria, endemica nel Giappone, nelle Filippine e nelle Isole della Sonda, trasmessa dalla puntura di un acaro, e caratterizzata da febbre, brividi, cefalea, tumefazione delle ghiandole linfatiche, quindi esantema localizzato e poi diffuso.
AGOPUNTURA. - Sistema di cura di origine cinese
AGOPUNTURA. - Sistema di cura di origine cinese consistente nel pungere o nello stuzzicare con un ago di oro o di argento muscoli e tendini per ottenere una determinata reazione in quella parte del corpo. Questo sistema è comunemente praticato dagli stregoni del centro dell'Africa. Nella storia della medicina, è un sistema di cura attribuito a Fabrizio di Danzica il quale l'applicò per la prima volta nel 1667. Fa parte della riflessoterapia.
sabato 12 settembre 2009
Abulìa - Disturbo della volontà
Disturbo della volontà che consiste nell’incapacità di prendere una decisione, di iniziare o portare a termine un’azione in rapporto a eventi anche banali. È un sintomo che si può osservare in diverse condizioni patologiche: nevrosi, depressione, schizofrenia.
Abrasivi
Sostanze naturali (per esempio, pomice) o artificiali (per esempio, carburo di silicio) usate in dermatologia per ridurre con azione meccanica le asperità dell’epidermide e delle unghie o le callosità, asportando le lamelle cornee in via di desquamazione.
Abrasione - Lesione superficiale della cute
Lesione superficiale della cute o delle mucose provocata solitamente da un trauma che colpisce di striscio la superficie cutanea. Viene prodotta a scopo terapeutico (dermoabrasione), per esempio, per asportare le cicatrici residue dell’acne volgare, soprattutto al volto, o per eliminare tatuaggi. L’abrasione permette inoltre di far penetrare nel derma vaccini o allergeni, e in questo caso è detta scarificazione. Può costituire via d’entrata per germi responsabili di malattie.
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