mercoledì 22 aprile 2009

VOMITO, espulsione di alimenti per via orale

VOMITO, espulsione di alimenti per via orale. Il vomito, facoltativamente accompagnato da nausea, sudori freddi, vertigini, conati e movimenti antiperistaltici intestinali, può seguire immediatamente o a distanza di tempo l'ingestione di cibo. Quando, come avviene spesso nel lattante, il cibo è somministrato in quantità superiore al limite di tolleranza, il vomito non ha significato patologico. L'ingestione frettolosa o i cibi troppo caldi o troppo freddi possono determinare il sintomo. L'eziologia del vomito è multipla: esso compare nelle dispepsie, nelle gastriti acute, nelle affezioni duodenali, epatobiliari, appendicolari, peritoneali, renali, nelle malattie nervose, nei disturbi labirintici, negli avvelenamenti, nella gravidanza, nelle tossi emetizzanti (pertosse), nelle chinetosi. Il vomito può essere alimentare, mucoso, biliare, fecaloide, purulento, emorragico, acetonemico.

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