sabato 28 marzo 2009

PLASMOCITOMA

PLASMOCITOMA tumore maligno costituito da plasmacellule, elementi di derivazione linfatica interessati nelle difese immunitarie dell'organismo. Il tumore è quasi sempre multiplo ed ha sede caratteristica nel midollo delle ossa (donde il suo vecchio nome di mieloma multiplo), pur potendo colpire qualsiasi altra parte del corpo (plasmocitoma extra-osseo). È oggi catalogato tra i linfomi, anche se colpisce assai raramente le ghiandole linfatiche, fatto che appare certamente strano se si considera la parentela delle plasmacellule con i linfociti. Il plasmocitoma è malattia tutt'altro che rara, ed appare in leggero aumento negli ultimi anni: esso colpisce soprattutto individui attorno ai 60 anni, con leggera prevalenza per il sesso maschile. Poiché il tumore ha sede ossea, i primi segni riguardano lo scheletro, con insorgenza di dolori ossei persistenti, talora con lieve tumefazione della parte interessata; poi compaiono segni di altro genere e poco specifici, quali anemia, decadimento delle forze, ingrossamento del fegato e della milza, disturbi a carico dell'apparato digestivo, quali diarrea e dispepsia. Di fronte ad una sintomatologia così varia, il riconoscimento del plasmocitoma è legato ad alcune specifiche indagini diagnostiche: anzitutto un esame radiologico, che rivela alterazioni scheletriche multiple e con aspetto caratteristico; poi un esame del midollo osseo al microscopio attraverso un puntato sternale, che dimostra la presenza di plasmacellule in numero assai superiore a quello normale; infine un esame delle proteine del sangue, le quali aumentano di quantità ma soprattutto di qualità, con esagerata abbondanza di quelle frazioni delle proteine del sangue chiamate gammaglobuline. Queste indagini consentono di fare una giusta diagnosi e di intraprendere un'adatta terapia, che oggi si basa essenzialmente sulla somministrazione di specifici farmaci anticancro: i risultati ottenuti con questi mezzi non sono ancora del tutto soddisfacenti, perché se è vero che essi prolungano assai la sopravvivenza del malato e ne alleviano notevolmente i disturbi, non si è riusciti invece, a tutt'oggi, a raggiungere una definitiva guarigione del plasmocitoma, che resta così una delle più gravi forme di cancro. Alterazioni delle immunoglobuline non sono state riscontrate solo nel plasmocitoma, ma anche in altre condizioni morbose che ad esso sono probabilmente apparentate, come le malattie da catene pesanti e il morbo di Waldenstroem, che forse sono varietà o stadi iniziali del plasmocitoma.

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