domenica 29 marzo 2009

POLIGLOBULIE

POLIGLOBULIE condizioni morbose nelle quali c'è un aumento permanente e rilevante dei globuli rossi del sangue. La vera poliglobulia corrisponde alla malattia indicata come policitemia; le altre sono poliglobuliarelative, ossia non aventi come causa l'eccessivo sviluppo del midollo osseo, tipico della policitemia. Le poliglobulia relative si producono negli stati di ispessimento del sangue per perdita d'acqua (vomiti, diarree), in certe intossicazioni (ossido di carbonio, fosforo), in affezioni croniche polmonari o cardiache con deficiente ossigenazione del sangue (enfisema, bronchiectasie, vizi congeniti del cuore), nel morbo di. Cushing, in malattie renali (rene policistico, idronefrosi, cisti renali), in alcuni tumori (carcinorna del fegato, fibroma uterino, adenoma surrenale, ipernefroma), infine nel soggiorno in alta montagna. In tutte queste circostanze l'aumento dei globuli rossi è di solito più modesto che nella policitemia, e non vi è aumento dei globuli bianchi e delle piastrine. I sintomi sono: arrossamento intenso, specialmente al volto ed alle mani, della cute, che acquista spesso un colorito rosso-vermiglio o rosso-cianotico, e delle mucose, in particolare della congiuntiva degli occhi; dolori di vario tipo e di varia sede; formazione di varici, flebiti, trombosi venose; senso di peso e di calore (al capo, mal di testa, eccitazione psichica, tendenza alle emorragie nasali, vertigini, disturbi visivi, stanchezza, affanno di respiro, ecc. La terapia consiste in salassi eventualmente ripetuti, ma fondamentalmente deve essere diretta a curare le condizioni morbose sopra ricordate, che sono all'origine della poliglobulia.

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