domenica 29 marzo 2009

POLIFAGIA

POLIFAGIA, termine che significa, alla lettera, nutrizione con sostanze diverse; è dunque polifago l'uomo, sono polifagi gli insetti che si nutrono con svariate piante anziché essere vincolati ad una sola, ecc. Questo termine però viene usato abitualmente per indicare l'eccessiva ingestione di alimenti determinata da un'intensa e abnorme sensazione di fame, provocata da cause varie. Una di queste è l'alterazione dell'istinto della fame di origine psichica, frequente nelle forme depressive, nelle nevrosi ossessive e fobiche, nella schizofrenia, e la cura è essenzialmente psicoterapica. Altre volte la polifagia è conseguenza di particolari stati morbosi, come il diabete, o di, infestazioni intestinali come le elmintiasi (presenza nell'intestino di vermi, per esempio le tenie). Questa iperalimentazione, quando sia prolungata; si ripercuote dannosamente sul ricambio. Bisognerà dunque accertarne la causa primaria e curarla. Un'azione moderatrice della polifagia è ottenibile ricorrendo a certe sostanze (farina di carrube, mucillagini) che, aumentando di volume nello stomaco, lo riempiono e danno un senso di sazietà, oppure a speciali preparazioni dietetiche le quali, con un valore calorico molto basso e controllato, suscitano anch'esse un senso di sazietà. Servono inoltre allo scopo i farmaci anoressizzanti (depressori dell'appetito, per esempio l'arrifetamina). Nei bambini la polifagia è particolarmente dannosa e occorre quindi porre un freno alle richieste alimentari eccessive, prima di tutto stabilendo una regola nella qualità dei cibi: limitare gli idrati di carbonio (pane, pasta, riso, zucchero, dolci) ed i grassi (latte, burro), e abbondare in compenso nelle proteine (carne magra, pesci magri, legumi), nelle verdure e nella frutta. Naturalmente anche la quantità complessiva degli alimenti sarà sottoposta ad un'opportuna riduzione. A questo proposito non si possono stabilire schemi fissi: ci si regolerà secondo la tolleranza del bambino alle restrizioni e secondo il comportamento del peso, procedendo con prudenza e per gradi.

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