domenica 29 marzo 2009

POLIPO

POLIPO termine di significato molto generico che indica quelle neoformazioni di tessuto che hanno l'aspetto clinico di rilievi protrudenti da una superficie, alla quale sono collegati da un peduncolo. I polipi sono costituiti da diversi tessuti da caso a caso: talvolta sono formati da strutture ghiandolari esuberanti (polipi adenomatosi), talaltra da strutture fibrose o vascolari (polipi fibroangiomatosi), talaltra da tessuto grassoso (polipi lipomatosi), talaltra ancora da tutti i costituenti della mucosa da cui sono insorti (polipi mucosi); nella massima parte dei casi si tratta di neoformazioni perfettamente benigne, molto raramente carcinomatose: questa evenienza si osserva soprattutto nell'intestino (polipi cancerizzati); la distinzione tra forme benigne e maligne è possibile con l'esame microscopico della neoformazione, che va sempre fatto dopo l'intervento chirurgico di asportazione. Se la insorgenzadi polipi è possibile in tutte le sedi, a seguito di cause infiammatorie, irritatine, o su basi tumorali, l'osservazione di essi è particolarmente frequente in determinate sedi: nell'intestino sono assai frequenti i polipi adenomatosi su basi tumorali familiari (poligi familiari congeniti); nella laringe sono di facile osservazione polipi fibroangiomatosi dovuti a sforzi vocali (polipi dei cantanti e degli avvocati); nel canale cervicale dell'utero sono frequentissimi i polipi mucosi dovuti a fatti irritativi e infiammatori. I polipi si ulcerano facilmente e quindi sanguinano, e perciò richiamano presto l'attenzione del malato e del medico, che in genere li cura asportandoli, o cauterizzandoli. Tra tutti i polipi, quelli che più debbono preoccupare sono gli intestinali, sovente multipli (poliposi intestinale), che facilmente vanno incontro a trasformazione maligna e che quindi debbono essere radicalmente asportati (se sono molto numerosi, conviene addirittura asportare tutto il tratto di intestino interessato dalla proliferazione poliposa); il riconoscimento dei polipi intestinali è possibile con un esame radiografico, o con una indagine endoscopica.

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