mercoledì 25 marzo 2009

SCLEROSI A PLACCHE

SCLEROSI A PLACCHE, o sclerosi multipla, o sclerosi disseminata, o polisclerosi, grave malattia del sistema nervoso centrale che consiste nel danneggiamento delle fibre nervose della sostanza bianca, soprattutto del midollo spinale e del bulbo, da parte di placche dure, di ampiezza varia (fino a parecchi centimetri), che si dispongono attorno ai vasi sanguigni. Le fibre nervose coinvolte perdono il loro involucro isolante (guaina mielinica), e di conseguenza la capacità di trasmettere l'impulso. Lungo il tratto di fibra nervosa demielinizzata proliferano piccole cellule fibrillari di tessuto gliale (il quale costituisce l'impalcatura meccanica, ma non ha alcuna funzione nella tramissione nervosa). Non sembra sufficiente a giustificare la situazione clinica polimorfa la sola presenza delle placche, ma non si conosce altro sulla causa della malattia. Si sa che essa risparmia la razza negra, che ha la maggior incidenza intorno ai trentacinque anni e che potrebbe avere un'origine infettiva, traumatica, allergica o, più probabilmente, autoimmune. La sintomatologia classica è stata descritta da Charcot e comprende: inziale stanchezza agli arti, cui consegue paraparesi spatica con le gambe in estensione; tremori intenzionali; perdita dei riflessi addominali; difficoltà di parola; nistagmo; vertigini; perdita del sincronismo dei movimenti oculari; precocissima diminuzione e successiva perdita della vista per nevrite ottica; incoordinazione dei movimenti; paralisi della muscolatura facciale; crisi epilettiche; prurito e formicolii alle mani ed ai piedi; difficoltà nel controllo degli sfinteri vescicali; febbre remittente; alterazioni del nutrimento della pelle e dei muscoli; infine, rapida variazione del tono dell'umore, con alternanza di euforia e di depressione e facile sonnolenza. Naturalmente questi sintomi si presentano insieme solo di rado. Il decorso della malattia è caratterizzato da momenti di peggioramento alternati ad altri di remissione dei sintomi (che illudono medico e malato), ma è progressivo ed ingravescente. Comunque è difficile che manchi la tipica paraparesi spastica. La terapia non è molto efficace in rapporto alla guarigione, ma sembra capace di allungare sensibilmente la vita al malato. Si basa sulla somministrazione per lunghi periodi, di sostanze cortisoniche (fluoprednisolone, 10 mg al giorno), di vitamine del gruppo B, di estratti epatici e di vasodilatatori.

Nessun commento: