giovedì 26 marzo 2009

SCROFULODERMA

SCROFULODERMA, o scrofola, tubercolosi della pelle di aspetto gommoso, con tendenza al rammollimento dei tessuti. La localizzazione quasi costante è alla regione sottomascellare; seguono quelle al viso, allo sterno, alle ascelle, zone dove la pelle ricopre linfoghiandole o superfici ossee. La causa è l'infezione da bacillo di Koch che, dalle linfoghiandole o da focolai ossei, passa alla cute soprastante, mediante un vaso linfatico comunicante. Si forma un nodulino cherende la pelle di colore cianotico, poi subentra il rammollimento interno del nodulo con formazione di pus, sotto l'azione del quale la cute si usura e si apre, si
ulcera, con formazione di fistole. La guarigione lascia cicatrici irregolari, spesso esuberanti (cheloidee). La cura è basata sui farmaci antitubercolari: PAS, idrazine dell'acido nicotinico, streptomicina, tiosemicarbazone, in associazione, per via interna. Se i focolai sono ancora chiusi si praticano inoltre applicazioni di raggi X; se sono già ulcerati, antisepsi a base di iodoformio.

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