domenica 29 marzo 2009

PNEUMOCONIOSI

PNEUMOCONIOSI l'inalazione di polveri di comune uso industriale (silicio, amianto, alluminio, ferro, metalli duri, carbone, fibre vegetali, ecc.) può essere causa di una particolare malattia polmonare, la pneumoconiosi, una delle tecnopatie oggi più diffuse. Provocano in genere tale forma morbosa le polveri inorganiche di microscopiche proporzioni (tra 5 e 0,5- micron di diametro) che raggiungono facilmente i bronchioli e gli alveoli dei polmoni, dando avvio a quelle alterazioni del tessuto polmonare che rappresentano la caratteristica della forma morbosa. A seconda delle polveri si hanno differenti forme cliniche di pneumoconiosi, le più comuni delle quali sono l'alluminosi (da polveri di alluminio), l'antracosí (da carbone), la baritosi (da bario), la berillosi (da berillio), la bissinosi (da cotone), la calicosi (da granito), la siderosi (da ferro), la silicatosi (da silicati), la silicosi (da silicio), la stannosi (da stagno), la suberosi (da sughero), la tiopneumoconiosi (da acido solforico), ecc. Al rischio di contrarre tali malattie professionali sono ovviamente esposte molte categorie di lavoratori, dai minatori addetti all'estrazione dei metalli, agli operai che usano queste sostanze per la loro attività industriale, nonché a tutti coloro che in qualche modo con le polveri sopra ricordate vengano, per motivi della loro attività, a contatto. Le alterazioni del tessuto polmonare e degli ili, cui fa seguito fibrosi ed enfisema, e in taluni casi (come nella silicosi) nodulazíone. Clinicamente si possono registrare dolori toracici, tosse, abbondante escreato, astenia e dimagramento nella fase iniziale; dispnea, insufficienza respiratoria progressivamente crescente nella successiva evoluzione; infine compromissione cardiocircolatoria (con cuore polmonare e scompenso cardiocircolatorio), che possono portare a morte. Tra le più frequenti complicazioni sono le bronchiti; in certi casi possono comparire tubercolosi (come nella silicosi) o neoplasie (come nell'asbestosi). L'evoluzione della malattia, data l'irreversibilità delle alterazioni polmonari, che tendono anzi ad un'accentuazione progressiva, è lenta ma costante, anche dopo l'allontanamento dalla lavorazione nociva. La diagnosi si avvale dell'anamnesi lavorativa e dei reperti radiografici.

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